Per raggiungere l’obiettivo di debellare l’HIV/AIDS entro il 2030, il Programma congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS) ha stabilito dei nuovi target, passando dai “90-90-90” stabiliti nel 2014 ai “95-95-95”, sulla base dei quali entro il 2026 nel mondo il 95% di tutti i casi di HIV deve essere diagnosticato, il 95% di tutte le persone sieropositive deve avere accesso alle terapie antiretrovirali e il 95% delle persone trattate deve ottenere la soppressione della carica virale.
Il principio che ha guidato UNAIDS nella definizione di questi target è stato quello di mettere al centro di ogni strategia le persone che vivono con HIV e le comunità a rischio, ossia i più giovani e i gruppi di popolazione più vulnerabili come i carcerati, i lavoratori del sesso, i rifugiati e i migranti, e i tossicodipendenti.
Questo perché sarà possibile vincere la lotta contro l’AIDS solo combattendo le discriminazioni e lo stigma verso chi vive con l’HIV.

A cura di Elisa Giani, Chiara Rivoiro e Valeria Romano
La tecnologia permea e caratterizza ormai ogni aspetto della nostra vita: talvolta non ci rendiamo neppure conto che, quando assumiamo una compressa contro il mal di testa o per aiutare la digestione, o anche quando beviamo un bicchiere di vino, ci stiamo avvalendo di prodotti messi a nostra disposizione dalla tecnologia.

A cura di P Manzi, S Liberatore, A Morgante, S Orazi, MA Scopigni, A Menè, A Evangelista, G Alecce

La telecardiologia si sta affermando quale metodica emergente nel panorama delle scienze informatiche applicate alla medicina e sta guadagnando consensi sia tra i medici che tra gli operatori non medici.

La telemedicina, genericamente definita, si configura come una prestazione di servizi sanitari in cui il medico e il paziente non si trovano nello stesso luogo.
Essa rappresenta un approccio innovativo che combina competenze e attrezzature mediche con la tecnologia dell’informazione e della comunicazione, consentendo di effettuare esami, monitoraggi e terapie al domicilio del paziente, nel rispetto dei diritti e degli obblighi propri di ogni atto sanitario.
Vale la pena sottolineare, comunque, che la prestazione in telemedicina non sostituisce la prestazione sanitaria tradizionale nel rapporto personale medico-paziente, ma la integra per migliorarne efficacia, efficienza e appropriatezza.

“L’informazione è potere e, condividendola, siamo in grado di fornire servizi pubblici moderni, personalizzati e sostenibili”. Così David Cameron annunciava una serie di iniziative che avrebbero rappresentato il più coraggioso esempio di trasparenza in grado di influenzare le riforme del servizio pubblico in tutto il mondo.