A cura di Maurizio Marceca

La mediazione interculturale finalizzata alla promozione della salute può essere definita come “la messa in campo di strategie comunicative capaci di facilitare una relazione terapeutica efficace tra sistema sanitario e paziente appartenenti a contesti culturali diversi” (Geraci et al, 2005).

A cura di Eliana Ferroni
A creare i presupposti perché la medicina di precisione riscuotesse fin da subito grande interesse è stata l’esplosione dei dati legati agli studi di biologia molecolare, che negli ultimi anni hanno messo in evidenza la forte variabilità tra individui, ed il sequenziamento del genoma umano, che ha avviato un nuovo modo di indagare i meccanismi cellulari.
In questa parola chiave Eliana Ferroni spiega da quando si è iniziato a parlare di medicina di precisione e cosa significhi, mettendone in evidenza anche qualche aspetto critico.

A cura di Letizia Orzella

In Italia la pandemia ha evidenziato molte delle criticità e debolezze del nostro sistema relativamente alle cure primarie e ai servizi territoriali. Proprio alla luce della necessità acclarata di un’effettiva e omogenea realizzazione di strategie basate sulla medicina di prossimità, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha posto prossimità e territorio al centro della componente 1 della Missione 6 Salute, che Agenas ha il compito di attuare, come tramite per il Ministero della Salute.
Gli interventi da effettuare puntano a rafforzare le prestazioni erogate sul territorio tramite il consolidamento e la realizzazione di strutture e presidi, il rafforzamento dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo della telemedicina e un’integrazione più forte con tutti i servizi sociosanitari.

A cura di Quinto Tozzi
L’equivoco o meglio l’errore di base che dà origine ai comportamenti di medicina difensiva è l’intuitiva convinzione, in realtà opinione soggettiva perché non suffragata da reali evidenze oggettive, che tali comportamenti aumentino la propria sicurezza, riducendo il rischio di essere coinvolti in procedimenti penali e/o risarcitori.

A cura di Iacopo Bertini

Secondo l’OMS, l’80% della popolazione mondiale utilizza la tradizionale medicina erboristica per la cura delle malattie: un’alternativa che permette in molti casi di evitare il ricorso ai medicinali. E’ bene sottolineare, tuttavia, che ‘naturale’ non è sempre sinonimo di ‘positivo’ e di ‘migliore’.

A cura di Giorgio Bert

Da qualche tempo anche in Italia si è cominciato a parlare di medicina narrativa. La necessità di un uso competente della narrazione in medicina nasce da un’esigenza che proprio gli sviluppi più recenti del ragionamento clinico hanno reso evidente.

A cura di Eliana Ferroni

Nonostante in gran parte del mondo gli esiti di salute degli uomini siano sostanzialmente peggiori rispetto a quelli delle donne, soltanto recentemente questa differenza ha ricevuto l’attenzione che merita, grazie soprattutto al profondo impatto in termini demografici, politici ed economici che questo fenomeno determina.
Secondo l’OMS, nel 2015 l’aspettativa di vita alla nascita negli uomini era di 69 anni e nelle donne di 74 anni, con un gap tra i due sessi che è aumentato del 30% negli ultimi 40 anni.

Con il termine mobilità sanitaria si fa riferimento al diritto del cittadino di ottenere cure, a carico del proprio sistema sanitario, anche in un luogo diverso da quello di residenza. Questa prima scheda fornisce una esemplificazione delle diverse tipologie di mobilità sanitaria e gli strumenti per comprendere il fenomeno.

Il fenomeno della mobilità sanitaria nel suo complesso è oggi sicuramente un fenomeno imprescindibile e difficilmente comprimibile per l’attuale architettura del SSN. In questa seconda scheda se ne approfondiscono gli aspetti normativi e regolatori, quelli economici, le implicazioni per quanto concerne l’accessibilità ai servizi e gli esiti di salute.