A cura di Piera Poletti
L’Organizzazione Mondiale della Sanità – Alliance for Patient Safety – nel 2007 ha diffuso una specifica soluzione Communication during patient handovers, in cui viene sottolineato che il processo di trasmissione delle informazioni
relative al paziente da un operatore all’altro, da un team all’altro o dagli operatori al paziente e alla famiglia, ma anche tra strutture sanitarie e con le residenze protette, ha lo scopo di assicurare la continuità della cura e la sicurezza.

A cura di Chiara Lorini e Guglielmo Bonaccorsi

Secondo l’OMS la ‘health literacy’ implica il raggiungimento di un livello di conoscenza, abilità e consapevolezza utili a intraprendere azioni per migliorare la salute individuale e della comunità, promuovendo il cambiamento degli stili e delle condizioni di vita.
Il riferimento alla “salute della comunità” e alle “condizioni di vita” sottolinea quanto la ‘health literacy’ sia rilevante non soltanto per la salute individuale ma anche per quella collettiva, e quanto eserciti un peso per la partecipazione della comunità a decisioni che hanno un impatto sulla salute della popolazione (la cosiddetta ‘critical health literacy’), aprendo definitivamente la strada allo sconfinamento di tale disciplina nell’ambito della prevenzione collettiva e della promozione della salute (‘public health literacy’).

L’Horizon Scanning è un sistema di identificazione delle tecnologie che ha come obiettivo quello di individuare, con una modalità strutturata e sistematica, le tecnologie sanitarie nuove ed emergenti o che stanno per divenire obsolete in un dato contesto, per poi valutarne l’impatto potenziale sull’organizzazione o sul sistema sanitario da diversi punti di vista: la salute dei pazienti e della popolazione, i costi e l’organizzazione.
La finalità dei sistemi di Horizon Scanning è, dunque, quella di consentire a coloro che prendono decisioni relative all’accesso a una tecnologia (a livello di sistema, azienda o reparto) e che organizzano attività di ricerca sanitaria ad essa connessa, di fare scelte il più informate possibile basandosi sulle evidenze disponibili. Fornire sistematicamente informazioni su tecnologie emergenti o innovative può attivare processi di supporto e monitoraggio allo sviluppo in ambito clinico e può stimolare l’adozione di terapie innovative o nuove modalità diagnostiche nel caso, per esempio, delle malattie rare.