Tra le azioni messe in campo dall’Italia per contrastare il fenomeno dell’antibioticoresistenza, la creazione dell’Osservatorio nazionale sull’antimicrobicoresistenza (ONsAR), presieduto da Walter Ricciardi e diretto da Alessandro Solipaca, occupa un ruolo importante. L’Osservatorio, presentato a Roma lo scorso aprile, avrà l’obiettivo di studiare i dati di questo fenomeno per fornire ai decisori politici raccomandazioni e linee guida sanitarie basate sulle evidenze scientifiche e di realizzare campagne di sensibilizzazione per modificare i comportamenti impropri della popolazione e del personale sanitario. Tutto questo, ci spiega Walter Ricciardi, nella consapevolezza dell’importanza da parte dell’autorità centrale di saper promuovere e coordinare le azioni promosse a livello regionale e locale perché siano realmente efficaci.

Zanini farmacista territoriale

Quante possibilità ci sono per un farmacista che lavora sul territorio di affrontare il tema dell’antibioticoresistenza? Parlare di questi temi con le persone che frequentano le farmacie è molto difficile e sostanzialmente inutile, spiega ai nostri lettori Paolo Zanini, farmacista a Mezzocorona (Trento), che si è occupato di promozione della cultura professionale dei farmacisti attraverso il progetto Intesa, realizzato con Unifarm.  Solo chi è già informato è interessato a una conversazione su questo tema, tutti gli altri sono immersi comprensibilmente nella loro urgenza di guarigione. Se però – continua Zanini  – consideriamo le attività che possono contribuire all’affrontare nella pratica il tema dell’antibioticoresistenza, cioè a limitare per quanto possibile il consumo di antibiotici, allora lo spazio è molto ampio.

Marchetti amoxicillina

Si pensava che la carenza sul mercato dell’amoxicillina fosse transitoria, relativa a singoli contesti assistenziali. Invece c’è finalmente la consapevolezza che si tratta di un problema su scala mondiale. E le ragioni su cui c’è stata una grave disinformazione, spiega Federico Marchetti (Direttore dell’Unità operativa complessa di Pediatria e neonatologia dell’Ospedale di Ravenna, Ausl della Romagna) in questo contributo, non sono dovute al fatto che la usiamo troppo (è vero il contrario). Il contesto attuale è fatto di interessi e non di attenzione ai bisogni. Il rischio è di spazzare via gli strumenti di salute più efficaci e meno costosi, senza preoccuparsi dei bisogni del bambino e della pediatria. Le regole del mercato farmaceutico non dovrebbero rispondere unicamente alle leggi del profitto.

One Health Ugo Trama

L’antibioticoresistenza è un’emergenza globale che va affrontata in maniera coerente a livello planetario e locale. In quest’ottica, spiegano Ugo Trama e Francesco Ferrara in questa intervista, la prospettiva One health – che impone uno sguardo olistico e comprensivo sia sulle cause sia sulle soluzioni del problema – si deve raccordare con un’intensa attività informativa che sia capace di trasferire i dati raccolti dalle istituzioni nazionali alle realtà locali. Ai professionisti sanitari devono essere fornite le evidenze necessarie per monitorare il proprio operato e per raggiungere gli obiettivi di appropriatezza prescrittiva indispensabili per un controllo dell’emergenza sanitaria.

Moja antibioticoresistenza

In questa intervista Lorenzo Moja, che dal 2017 coordina lo sviluppo e aggiornamento di AWaRe, la nuova classificazione dell’Organizzazione mondiale della sanità che divide gli antibiotici nei tre gruppi Access, Watch e Reserve e che nel 2022 ha lanciato il Libro sull’uso degli antibiotici AWaRe, uno strumento innovativo per facilitare una prescrizione degli antibiotici che […]

A colloquio con Amelia Filippelli

Sono tanti gli argomenti toccati da Amelia Filippelli, ordinaria di Farmacologia Clinica presso l’Università degli Studi di Salerno e componente del Comitato Prezzi e Rimborso di AIFA, nel delineare le azioni principali da intraprendere per garantire la sostenibilità del nostro sistema salute. “Da questa pandemia abbiamo infatti imparato – spiega Filippelli – che va diversificata la catena di approvvigionamento (ad esempio, comprando i vaccini da diversi produttori) e che vanno adottati strumenti digitali nello sviluppo farmaceutico e vaccinale, nonché la necessità di una forte organizzazione normativa e di un percorso agile per garantire efficacia, accuratezza e sicurezza del paziente”. Per questo è importante da una parte l’affermarsi della digital therapeutics, un’area emergente e innovativa della medicina per il trattamento delle malattie croniche, che sfrutta algoritmi e tecnologie informatiche per la loro cura e della quale fa parte anche  la telemedicina, e dall’altra l’attività di valutazione del farmaco svolta dagli organismi regolatori e di HTA, con l’obiettivo condiviso di accelerare l’accesso a trattamenti sicuri, efficaci e convenienti per i pazienti appropriati.

La ASL di Bari mostra da sempre un’attenzione particolare ai pazienti più fragili e complessi. Tra le iniziative messe in campo durante l’emergenza pandemica per agevolare l’accesso ai farmaci erogati in distribuzione diretta a questi pazienti c’è “Pronto Farmaco ASL Bari”, il servizio che ne prevede la consegna a domicilio.
Abbiamo chiesto a Stefania Antonacci, direttrice dell’area Farmaceutica Territoriale della Asl di Bari, di descrivere le modalità con le quali questo servizio può essere attivato e le procedure di controllo applicate al momento della prenotazione del farmaco, perché si tratta di un servizio che, oltre a favorire l’aderenza  terapeutica dei pazienti che lo utilizzano, svolge un ruolo importante anche nel garantire l’appropriatezza delle prescrizioni.

La sclerosi sistemica progressiva è una malattia rara del tessuto connettivo autoimmune e sistemica, che causa l’irrigidimento (sclerosi) della cute, dei vasi sanguigni e degli organi interni. Colpisce prevalentemente (nell’85% circa dei casi) le donne nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni, anche se ultimamente è aumentata l’incidenza negli uomini, che spesso presentano complicanze più severe. Non è frequente ma esiste anche la forma giovanile in bambini e adolescenti.
Abbiamo chiesto a Manuela Aloise, Presidente della Lega Italiana Sclerosi Sistemica che da anni porta avanti attività di supporto a pazienti e familiari per la gestione della patologia, di fare il punto sulla situazione in Italia dei pazienti affetti da sclerosi sistemica e di spiegarci perché è importante una diagnosi precoce.