A colloquio con Amelia Filippelli

Sono tanti gli argomenti toccati da Amelia Filippelli, ordinaria di Farmacologia Clinica presso l’Università degli Studi di Salerno e componente del Comitato Prezzi e Rimborso di AIFA, nel delineare le azioni principali da intraprendere per garantire la sostenibilità del nostro sistema salute. “Da questa pandemia abbiamo infatti imparato – spiega Filippelli – che va diversificata la catena di approvvigionamento (ad esempio, comprando i vaccini da diversi produttori) e che vanno adottati strumenti digitali nello sviluppo farmaceutico e vaccinale, nonché la necessità di una forte organizzazione normativa e di un percorso agile per garantire efficacia, accuratezza e sicurezza del paziente”. Per questo è importante da una parte l’affermarsi della digital therapeutics, un’area emergente e innovativa della medicina per il trattamento delle malattie croniche, che sfrutta algoritmi e tecnologie informatiche per la loro cura e della quale fa parte anche  la telemedicina, e dall’altra l’attività di valutazione del farmaco svolta dagli organismi regolatori e di HTA, con l’obiettivo condiviso di accelerare l’accesso a trattamenti sicuri, efficaci e convenienti per i pazienti appropriati.

L’evidenza ha dimostrato che le tecnologie di telemedicina non sempre si traducono in un’assistenza sanitaria più efficace ed equa: pur esistendo da decenni, questi strumenti non sono ancora riusciti a colmare le lacune di accesso ai servizi soprattutto rispetto alle comunità storicamente emarginate. Se, da una parte, si continua a rivolgere una notevole attenzione al servizio di telemedicina a casa, dall’altra viene presa poco in considerazione la modalità delle visite solo audio, effettuate tramite telefono.
Hughes e gli altri autori della Johns Hopkins Medicine di Baltimora, nell’articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine, hanno posto la loro attenzione su una modalità particolare di visita a distanza, quella solo audio, perché ritengono che possa rappresentare attualmente un importante trampolino di lancio verso un’assistenza sanitaria digitalmente inclusiva.

Massimo Di Maio: patient reported outcomes

A colloquio con Massimo Di Maio

Perché è importante che l’European Society of Medical Oncology abbia sistematizzato l’esperienza acquisita nell’applicazione dei patient-reported outcomes alla pratica clinica in oncologia con la pubblicazione sugli Annals of Oncology di apposite linee guida?
Lo abbiamo chiesto a Massimo Di Maio (Oncologia medica, Università di Torino), coordinatore del gruppo di esperti che ne ha curato la realizzazione e che ripercorre per noi la storia delle evidenze scientifiche (e quindi dei trial clinici randomizzati) a supporto dei benefici in termini di qualità di vita, di riduzione degli accessi in pronto soccorso e delle ospedalizzazioni, di aderenza al trattamento, di soddisfazione, nonché in qualche caso anche di prolungamento dell’aspettativa di vita, ottenuti in particolare dai pazienti oncologici grazie all’introduzione del monitoraggio mediante strumenti digitali dei loro sintomi e delle tossicità conseguenti ai loro trattamenti.

Salute pubblica e salute del pianeta

Un editoriale pubblicato su Lancet Public Health, ricollegandosi alla Giornata Mondiale della Salute dell’OMS tenutasi il 7 aprile 2022 e al suo tema “Il nostro pianeta, la nostra salute”, evidenzia quanto la salute futura del pianeta e dell’umanità siano profondamente interconnesse.
Oltre alla pandemia da covid-19, alle difficoltà economiche globali e alla guerra in Europa, questa giornata – si sottolinea nell’editoriale – ci ricorda che crisi generali e cambiamento climatico sono profondamente intrecciate e che non dovremmo mai dimenticare come il deterioramento ecologico impatti sulla salute umana e del pianeta.

Epidemia armi da fuoco USA

Un intero numero del JAMA è stato dedicato ad approfondire il tema dell’utilizzo delle armi da fuoco negli Stati Uniti, che sta avendo conseguenze così nefaste per la popolazione da poter parlare di una vera e propria epidemia. Per affrontare davvero la complessità della violenza da armi da fuoco e le sfide che questa epidemia devastante impone sono necessari approcci multidisciplinari completi, basati sull’evidenza, adeguatamente finanziati, che coinvolgano medici e altri professionisti sanitari, decisori di salute pubblica, ricercatori, esperti di giustizia penale e scienziati in grado di collaborare con legislatori, responsabili politici e leader delle comunità locali. Le azioni per contenere l’inarrestabile epidemia di violenza legata alle armi da fuoco non sono infatti più procrastinabili.

Carla Collicelli: obiettivi di sviluppo sostenibile, una strada in salita

Abbiamo chiesto a Carla Collicelli, sociologa del welfare e della salute e referente per l’obiettivo 3 ‘Salute e benessere’ dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, quale impatto ha avuto la pandemia sul raggiungimento di questo obiettivo in Italia e nel mondo e quanto le iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vadano nella giusta direzione per imprimere un’accelerazione al conseguimento di tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

eccellenza diagnostica

Nonostante gli importanti passi avanti in ambito tecnologico consentano oggi di strutturare percorsi diagnostico-terapeutici appropriati, non tutti i cittadini riescono però ad accedere in modo equo a una diagnostica di eccellenza., sottolinea Kathryn McDonald del Center for Diagnostic Excellence, Armstrong Institute for Patient Safety and Quality della Johns Hopkins University di Baltimora (Usa), nel viewpoint pubblicato su JAMA.

Domenico Mantoan

A colloquio con Domenico Mantoan

“Le evidenze scientifiche e le esperienze di telemedicina, maturate sul campo, documentano un grande beneficio in termini di outcome di salute e un migliore rapporto costo-efficacia. E proprio il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 6 – C1) ne prevede l’implementazione a supporto dell’assistenza sanitaria territoriale” sottolinea Domenico Mantoan in questa intervista, ricordandoci che l’obiettivo è quello di integrare le soluzioni di telemedicina (televisita, teleconsulto, telemonitoraggio, telecontrollo e teleassistenza) nel Servizio sanitario nazionale, inserendole nei Livelli essenziali di assistenza.