Nel corso di un recente meeting svoltosi a Roma presso l’Istituto Superiore di Sanità nell’ambito dell’European Joint Action on Antimicrobial Resistance and Healthcare Associated Infections, il progetto che intende rafforzare e coordinare tutte le azioni intraprese per fronteggiare la AMR e le infezioni correlate all’assistenza, sono stati organizzati due focus group tra esperti, dai quali è scaturito un primo bilancio delle criticità emerse nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Fra queste, un accento particolare è stato posto sulla scarsità di risorse economiche e umane tuttora investite nel progetto, sulla carenza di professionisti qualificati per il controllo delle infezioni nella pratica clinica, sulla mancanza di database centralizzati per il monitoraggio dei dati, ma anche sull’organizzazione dei Sistemi Sanitari Nazionali nei quali i poteri dei Ministeri e quelli delle autorità locali (Regioni) entrano spesso in conflitto. L’insieme di questi elementi finisce per ostacolare l’approccio One Health, poiché viene a mancare l’auspicato coordinamento fra i diversi settori dell’assistenza sanitaria, compresa la sanità animale, sia sotto il profilo operativo che dal punto di vista legale, considerando la presenza di protocolli e regole spesso contraddittori e poco standardizzati.