Nonostante i nuovi regimi a disposizione, ancora molti sono i bisogni sanitari non soddisfatti dei pazienti affetti da epatite C, legati soprattutto all’utilizzo della ribavirina, che presenta notevoli effetti collaterali soprattutto nei pazienti con cirrosi, e alla gestione dei pazienti cosiddetti ‘difficili’, che presentano comorbilità importanti, come l’insufficienza renale grave.
Una risposta a queste criticità è venuta dal 50º International Liver Congress dell’European Association for the Study of the Liver (EASL), svoltosi a Vienna dal 22 al 26 aprile 2015, in occasione del quale è stato presentato uno dei più vasti programmi di studi clinici sull’epatite C, con lo studio di fase 3 C-EDGE, e gli studi C-SURFER, C-SALVAGE, che hanno fornito una base dati di efficacia e sicurezza molto ampia, come spiegano gli esperti intervistati in questo dossier.