BREAD 2030

Si è parlato di diabete in occasione dell’11th European Public Health Conference ‘Winds of change: towards new ways of improving public health in Europe’, svoltasi a Lubiana a fine novembre.
E non poteva essere diversamente perché questa patologia, con i 6 milioni di pazienti attesi nel 2050, sta facendo sempre più paura per le implicazioni economiche della sua gestione.
Ben vengano quindi i risultati del progetto “BREAD 2030” (Building Research and Excellence Alliance for High value Diabete care), che promuovono un modello organizzativo nel quale il medico di medicina generale ricopre un ruolo sempre più centrale come gatekeeper del sistema.

Paolo Bonanni: vaccinazioni, i numeri di una delle più importanti scoperte dell'età moderna

A colloquio con Paolo Bonanni
A metà degli anni 50 si contavano circa 12.000 casi anno di difterite, con centinaia di morti. Analogo discorso per la poliomielite: negli anni 50/60 i casi notificati ogni anno erano dai 3000 agli 8000. Discorso simile per il vaiolo: 5 milioni di morti in epoca prevaccinale. E ancora, epatite B: in passato nel nostro Paese si verificavano circa 50/80.000 nuovi casi di infezione ogni anno. Oggi grazie alla vaccinazione ci muoviamo verso lo 0,5%.
Sono questi i dati che Paolo Bonanni snocciola a sostegno di quanto l’OMS sostiene da sempre, ossia che “i vaccini sono la più grande scoperta in campo medico mai fatta dall’uomo”.

A cura di Eliana Ferroni
Per migliorare la qualità delle cure, mantenendone la sostenibilità economica, è necessario ridefinire la natura della competizione in sanità, allineandola intorno al concetto di massimizzazione del valore per il paziente. La value-based medicine segna il passaggio da una logica basata sulle prestazioni sanitarie e i volumi di attività, ad una logica incentrata su concreti risultati di salute per il paziente, tenendo conto dei costi diretti e indiretti sostenuti per raggiungere tali risultati.