frammentazione sistemi sanitari

La pandemia ha mostrato quanto i sistemi sanitari di tutto il mondo siano frammentati e sottofinanziati, facendo emergere gravi mancanze nelle infrastrutture sanitarie pubbliche, anche in paesi un tempo indicati come ‘gold standard’. Nell’articolo di Lal et al, pubblicato sul Lancet, si vuole analizzare tale frammentazione in termini di politiche legate alla sicurezza sanitaria globale (Global Health Security) e alle coperture universalistiche (Universal Health Coverage).

Nel corso degli ultimi anni l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è stata sottoposta a numerose e sostanziali riforme non solo a causa della crisi economica e finanziaria ma anche per i profondi cambiamenti strutturali avvenuti a livello di sanità globale e che hanno fatto delle riforme un imperativo non più rimandabile. Sebbene queste trasformazioni abbiano coinvolto prevalentemente la sede centrale di Ginevra, le conseguenze si sono trasmesse a livello mondiale.

A colloquio con Mario Mantovani

Quali sono state le sfide più grandi che si è trovato ad affrontare e quali considera siano state le più importanti vittorie? Il sistema sanitario lombardo è un’eccellenza
nel panorama nazionale e internazionale: quali sono le aree in cui sussistono ancora elementi di riforma? Possiamo affermare che l’eccellenza del sistema sanitario lombardo è frutto di un mix di ricerca e innovazione? A proposito di federalismo sanitario, se ne parla da anni e si dibatte su vantaggi e svantaggi: qual è il suo punto di vista?

La notizia, secondo l’articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine, può essere letta in due modi. Da una parte c’è chi crede che la recessione, che ha colpito il Paese nel biennio 2007-2009, e la lenta ripresa che ne è seguita abbiano rallentato le spese in ambito sanitario. Dall’altra c’è chi, più ottimisticamente, vede in questo rallentamento un effetto degli sforzi congiunti del settore privato e pubblico nel controllo della spesa sanitaria, che finalmente iniziano a funzionare.