Covid-19

Sul New England Journal of Medicine un gruppo di accademici statunitensi, canadesi e inglesi, afferenti a dipartimenti universitari di etica della medicina e sanità pubblica, ha pubblicato una riflessione sul tema delle risorse mediche scarse determinate dalla pandemia da COVID-19, proponendo una serie di raccomandazioni basate su un sistema di valori etici esplicito e trasparente.

d'Ari comunicazione Ministero della Salute

A colloquio con Alfredo d’Ari. Come è cambiato nel corso del tempo da parte del Ministero della Salute il modo di rapportarsi alla popolazione per comunicare sui temi della salute? Come vengono utilizzate le nuove tecnologie? E, ancora, che ruolo gioca la comunicazione nella prevenzione del rischio clinico e come si può evitare la diffusione nella popolazione di percezioni anche eccessive del rischio, non sostenute da evidenze?

La salute nelle città

Conoscenza e innovazione, attività economica, assistenza sanitaria, istruzione e altri servizi rappresentano elementi tipici delle città, con il giusto potenziale per apportare miglioramenti sostanziali alla salute e al benessere dei residenti. Sfruttare al meglio queste risorse implica l’utilizzo di ruoli trasversali di sindaci e consigli comunali per costruire un sistema di salute equo. Le città rappresentano infatti un’opportunità di apprendimento condiviso
e coordinato nonché la possibilità di sperimentare politiche innovative da adattare ai contesti sociale, demografico, ed economico.

Adolescenti italiani più protetti contro le minacce del Papillomavirus umano: è quanto si propone il Ministero della Salute con il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017-2019, che estende a tutta la popolazione (femmine e maschi) l’offerta attiva della vaccinazione anti-HPV da effettuarsi preferibilmente nel dodicesimo anno di vita. Se ne è discusso durante l’incontro “G9 Per generazioni libere dal Papillomavirus”, organizzato da MSD Italia, in occasione del quale è stato presentato il primo e unico vaccino diretto contro nove tipi di Papillomavirus umano adesso disponibile anche in Italia. Per i nosti lettori il dossier e le videointerviste a Andrea Lenzi e Giovanni Scambia.

A cura di Stefania Salmaso

Il termine è una traduzione dall’inglese ‘vaccine hesitancy’, recentemente definita dal Gruppo Strategico di Esperti per le Vaccinazioni (SAGE) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità come il ritardo o il rifiuto di adesione all’offerta di vaccinazione, nonostante la disponibilità di servizi. Non è un fenomeno limitato geograficamente o in specifici contesti, ma nel mondo si sta registrando un aumento preoccupante dei casi di atteggiamento critico nei confronti dell’offerta vaccinale, un tempo accolta invece come segno di progresso e di diritto alla salute.