Salute pubblica e salute del pianeta

Un editoriale pubblicato su Lancet Public Health, ricollegandosi alla Giornata Mondiale della Salute dell’OMS tenutasi il 7 aprile 2022 e al suo tema “Il nostro pianeta, la nostra salute”, evidenzia quanto la salute futura del pianeta e dell’umanità siano profondamente interconnesse.
Oltre alla pandemia da covid-19, alle difficoltà economiche globali e alla guerra in Europa, questa giornata – si sottolinea nell’editoriale – ci ricorda che crisi generali e cambiamento climatico sono profondamente intrecciate e che non dovremmo mai dimenticare come il deterioramento ecologico impatti sulla salute umana e del pianeta.

Epidemia armi da fuoco USA

Un intero numero del JAMA è stato dedicato ad approfondire il tema dell’utilizzo delle armi da fuoco negli Stati Uniti, che sta avendo conseguenze così nefaste per la popolazione da poter parlare di una vera e propria epidemia. Per affrontare davvero la complessità della violenza da armi da fuoco e le sfide che questa epidemia devastante impone sono necessari approcci multidisciplinari completi, basati sull’evidenza, adeguatamente finanziati, che coinvolgano medici e altri professionisti sanitari, decisori di salute pubblica, ricercatori, esperti di giustizia penale e scienziati in grado di collaborare con legislatori, responsabili politici e leader delle comunità locali. Le azioni per contenere l’inarrestabile epidemia di violenza legata alle armi da fuoco non sono infatti più procrastinabili.

Andrea Grignolio: corretta informazione e salute pubblica

A colloquio con Andrea Grignolio
Per capire quali strategie bisognerebbe mettere in atto per limitare il potere della disinformazione imperante su internet sui temi della salute, e in particolare  su quello delle vaccinazioni, è necessario capire a fondo il terreno in cui ci si muove.
Tutti gli studi più recenti su questi argomenti concordano nel sostenere che l’informazione sul web tende a essere polarizzata (si divide cioè in ‘pro’ e ‘contro’, senza molte sfumature).
Fondamentale è quindi creare una vera e propria alleanza terapeutica tra i medici e i pazienti e formare il personale sanitario perché sappia rispondere in modo efficace ai dubbi e alle paure dei suoi interlocutori .

Il ruolo delle istituzioni e una fiducia da riconquistare

A colloquio con Roberta Villa
Cosa è veramente cambiato nel nuovo Piano per la prevenzione vaccinale rispetto a prima oltre all’introduzione dell’obbligo vaccinale? Possiamo veramente considerare i vaccini come vittime del loro successo, visto che  malattie un tempo temutissime grazie a loro ora fanno meno paura? Quali sono le strategie migliori da adottare per far sì che tutti riacquistino fiducia nelle autorità preposte a sovrintendere alla nostra salute?

Identikit dei genitori esitanti: uno studio italiano

Per cercare di conoscere meglio le motivazioni che dal 2013 hanno determinato la diminuzione della copertura vaccinale in Italia, un gruppo di ricercatori coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità nel corso del 2016 ha somministrato 3130 questionari – online o negli studi pediatrici e infermieristici – a genitori di bambini di 16-36 mesi di età per studiare il fenomeno dell’esitazione vaccinale e indagarne i principali determinanti.

Fonte Giambi C et al,  Vaccine 2018; pii: S0264-410X(17)31837

Angolo sif Smart drugs

Con il termine smart drug “si intende tutta una serie di composti di origine sia naturale sia sintetica” che “promette di aumentare le potenzialità cerebrali, la capacità di apprendimento e memoria nonché di migliorare le performance fisiche di chi le assume”. A differenza delle droghe d’abuso storicamente note, sintetizzate e vendute in maniera illegale, le smart drug non sono attualmente inserite tra le sostanze stupefacenti e psicotrope vietate in Italia, pertanto non esistono attualmente divieti alla loro commercializzazione.

Trapianti Ignazio Marino Care 4 2017

A colloquio con Ignazio Marino

Oggi in buone mani e in buoni centri il 92-93 per cento dei pazienti sopravvive all’intervento di trapianto con un’ottima qualità di vita. A fronte di questo successo sono però purtroppo ancora tanti nel mondo i pazienti in attesa dell’intervento, perché non ci sono organi sufficienti per tutti coloro che ne hanno necessità.
Una proposta innovativa per venire incontro a chi è in attesa di un rene, ci spiega Ignazio Marino in questa intervista, è quella che si basa sulla teoria del matching elaborata da Alan Roth, premio Nobel per l’economia nel 2012. Secondo il suo algoritmo, creando una sorta di catena planetaria tra chi è disponibile alla donazione di un rene per motivi affettivi e chi è in attesa di un rene si supererebbe il problema dell’incompatibilità sanguigna e nessuno sarebbe più in lista di attesa.