polmoniti nosocomiali

Un’importante innovazione nel trattamento delle infezioni causate da batteri multiresistenti agli antibiotici, da tempo disponibile anche in Italia e da gennaio 2021 approvata anche nel trattamento delle HABP (Hospital-Acquired Bacterial Pneumonia) e della VAPB (Ventilator-associated Pneumonia), è l’associazione di ceftolozano/tazobactam, un potente antibiotico dotato di attività battericida nei confronti dei batteri Gram-negativi resistenti alle terapie antibiotiche usuali e implicati nell’insorgenza di infezioni ospedaliere.

Sono le associazioni che si occupano di assistenza sociosanitaria gli interlocutori privilegiati di ‘Nelle nostre Mani’, il progetto di dialogo con il terzo settore per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza promosso da MSD Italia. Dopo gli incontri di carattere istituzionale con le autorità pubbliche e sanitarie sul tema delle infezioni ospedaliere, il 24 giugno a Roma presso la Società Umanitaria sono state proprio queste associazioni, coordinate da Francesco Menichetti (GISA), Maria Mongardi (ANIPIO) e Francesca Moccia (Cittadinanzattiva), a contribuire alla redazione di un decalogo condiviso per gli operatori sociosanitari non professionisti contenente le linee di condotta pratiche per la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza.

Tonino Aceti

Gli ultimi dati pubblicati dall’ECDC sulle infezioni ospedaliere sono allarmanti per tutti i Paesi, siano essi ricchi o poveri. Lo sono in particolare per l’Italia, dove si è verificato un terzo di tutti i decessi correlati all’antibioticoresistenza (10.000 morti).
Abbiamo parlato di questa emergenza e di cosa si può fare per fronteggiarla con Tonino Aceti (Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva), che ha condiviso con noi i risultati del Tavolo di lavoro per il monitoraggio dell’antibioticoresistenza negli ospedali italiani.

AMR in Italia

Secondo i dati dell’Agenzia Europea per i Medicinali, l’Italia è il primo Paese europeo per utilizzo di antibiotici in ambito umano e terzo per uso sugli animali negli allevamenti intensivi. Per questo il Ministero della Salute ha redatto nel 2017 un Piano Nazionale per il Contrasto all’AntibioticoResistenza (PNCAR) valido per il triennio 2017-2020, che prevede uno sforzo di coordinamento nazionale, obiettivi specifici e azioni programmate per far fronte al fenomeno.
In linea con gli obiettivi del PNCAR, la Regione Campania ha recentemente approvato le Linee di indirizzo per tutte le Aziende del Sistema Sanitario Regionale sulle azioni di contrasto al fenomeno dell’antibioticoresistenza e sulle attività di prevenzione e controllo delle infezioni da organismi resistenti agli antibiotici.
Ne abbiamo parlato con Claudio D’Amario, Giovanni Battista Gaeta, Giuseppe Signoriello e Alessia Squillace.

sanificazione ospedale ANMDO

È compito delle società scientifiche, come riaffermato in modo preciso dalla Legge Gelli, impegnarsi
attivamente per il miglioramento della qualità dell’assistenza e la sicurezza delle cure.
In linea con tale mandato, ANMDO ha predisposto un documento contenente le linee guida in tema di sanificazione ambientale, procedura indispensabile per prevenire e limitare il rischio infettivo durante il ricovero in ospedale.

Antimicrobial stewardship: stato dell’arte e esperienze regionali a confronto. Sono Stefania Iannazzo (Ministero della Salute) e Luca Busani (Istituto Superiore di Sanità) a offrire un inquadramento generale del fenomeno, con i dati allarmanti della sua diffusione e indicazioni chiare sugli interventi da attuare in sinergia con tutti i settori coinvolti (umano, animale e agricolo).
Nello spazio dedicato alla letteratura internazionale, spunti di riflessione vengono dai recenti documenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, della Commissione Europea, e della Cochrane.
Chiude il fascicolo una panoramica sulle realtà regionali: tante le iniziative intraprese nell’attesa di un Piano nazionale che permetta un maggiore coordinamento e una definizione chiara degli obiettivi da raggiungere.

A colloquio con Stefania Iannazzo
L’Italia è tra i Paesi europei con percentuali di resistenza più elevate, terza dopo Grecia e Turchia.
In Italia il fenomeno è andato aumentando, passando da una media del 16-17% nel 2005 al 33-34% in meno di 10 anni, tanto che oggi fino a 1 paziente su 10 va incontro a un’infezione batterica multiresistente.
Stefania Iannazzo spiega quanto sia grave la situazione a livello globale e quali azioni siano state finora intraprese, con un approfondimento sulla realtà italiana dove il problema maggiore risiede nella frammentazione delle attività di sorveglianza e nella difficoltà a garantire la sostenibilità economica delle azioni che potrebbero contrastare il fenomeno.