Nell’ambito del Northern Manhattan Study, uno studio di popolazione in campo neurologico che si è occupato di mettere a fuoco i diversi fattori di rischio per ictus, è stata condotta una ricerca focalizzata
sull’entità dell’attività fisica nel tempo libero nei soggetti esaminati e sul rapporto che questa può avere sulle condizioni cognitive, valutate con esame neuropsicologico e con diagnostica di immagine, la risonanza magnetica cerebrale.

Tra le malattie vascolari l’ictus cerebrale rappresenta a tutt’oggi una delle cause principali di mortalità ed anche di invalidità temporanea e permanente. Si stima che nel mondo questa possa essere la seconda causa di mortalità generale; negli Stati Uniti lo stroke colpisce circa
795.000 persone per anno, è la quarta causa di morte e la principale causa di invalidità permanente.