A colloquio con Amelia Filippelli

Sono tanti gli argomenti toccati da Amelia Filippelli, ordinaria di Farmacologia Clinica presso l’Università degli Studi di Salerno e componente del Comitato Prezzi e Rimborso di AIFA, nel delineare le azioni principali da intraprendere per garantire la sostenibilità del nostro sistema salute. “Da questa pandemia abbiamo infatti imparato – spiega Filippelli – che va diversificata la catena di approvvigionamento (ad esempio, comprando i vaccini da diversi produttori) e che vanno adottati strumenti digitali nello sviluppo farmaceutico e vaccinale, nonché la necessità di una forte organizzazione normativa e di un percorso agile per garantire efficacia, accuratezza e sicurezza del paziente”. Per questo è importante da una parte l’affermarsi della digital therapeutics, un’area emergente e innovativa della medicina per il trattamento delle malattie croniche, che sfrutta algoritmi e tecnologie informatiche per la loro cura e della quale fa parte anche  la telemedicina, e dall’altra l’attività di valutazione del farmaco svolta dagli organismi regolatori e di HTA, con l’obiettivo condiviso di accelerare l’accesso a trattamenti sicuri, efficaci e convenienti per i pazienti appropriati.

governance sicilia

Nella Regione Sicilia è stato avviato da parte del Servizio Farmaceutico dell’Assessorato della Salute in collaborazione con la Centrale Unica di Committenza, che dipende dall’Assessorato dell’Economia, un processo di semplificazione che ha ridotto di diversi mesi il tempo di accesso ai nuovi farmaci a vantaggio dei cittadini siciliani e del servizio sanitario regionale. Lo raccontano Pasquale Cananzi, dirigente responsabile del Servizio ‘Farmaceutica’ dell’Assessorato per la Salute della Regione Sicilia, e Grazia Palazzolo, referente tecnico della Centrale Unica di Committenza.
E nella semplificazione dei percorsi di accesso alle terapie, nell’individuazione delle migliori opzioni costo/trattamento e nella gestione delle innovazioni è cruciale anche il ruolo del farmacista ospedaliero e territoriale, ricorda Maurizio Pastorello, Direttore del Dipartimento Interaziendale Farmaceutico dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo.

Nello Martini governance farmaceutica

A colloquio con Nello Martini
Nello Martini traccia per i nostri lettori il profilo storico dei due modelli della governance farmaceutica impiegati negli ultimi dieci anni, quello della farmaceutica territoriale introdotto con la Finanziaria del 2008 e quello della farmaceutica ospedaliera  avviato con la spending review del 2012, evidenziandone i punti di forza e le eventuali criticità in vista dell’evoluzione di questa stessa governance sotto la spinta del riconoscimento dell’innovatività dei farmaci.
Questa nuova fase, che permetterà di scrivere la governance farmaceutica del futuro, dovrà inevitabilmente tenere conto anche della sfida posta dalle terapie innovative e quindi prendere in considerazione i nuovi modelli organizzativi che l’impiego di tali terapie (per esempio, la CAR-T) comporta. Nello stesso tempo dovrà trasformare l’incertezza dovuta al fatto che i dati e gli studi su queste terapie sono ancora preliminari, con follow-up limitati nel tempo, in un’occasione strutturata per produrre nuove conoscenze.

punti chiave governance farmaco

Un testo che vuole essere la bussola per le politiche di riorganizzazione del sistema farmaco, risultato di mesi di incontri e riflessioni al tavolo insediato al Ministero della Salute a cui, oltre a un gruppo di esperti indipendenti, hanno preso parte esponenti del Mef, del MISE e delle Regioni: è il documento di programmazione della nuova governance farmaceutica presentato il 10 dicembre a Roma da Giulia Grillo, Luca Li Bassi, Silvio Garattini e Francesca Tosolini. Più appropriatezza prescrittiva, più informazione sui farmaci equivalenti e i biosimilari, manutenzione continua del prontuario, dosi personalizzate, nuovo payback, criterio prezzo/volume, tetti di spesa regionali e revisione del sistema contrattazione sono alcuni dei punti salienti della nuova proposta.