Raccomandazioni per la sicurezza delle cure

Nell’ambito della qualità dei servizi sanitari, la Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della salute ha elaborato 19 Raccomandazioni ministeriali, con il supporto di esperti di Regioni e Province Autonome, Agenas, AIFA, ISS, Coordinamento delle Regioni e Province Autonome per la Sicurezza delle Cure, Società scientifiche e altri stakeholder. Lo scopo prioritario di tali raccomandazioni è quello di sensibilizzare le Aziende sanitarie sulla necessità di adottare politiche di ‘governo clinico’ finalizzate alla sicurezza delle cure. Questo aspetto non rappresenta solo un elemento strutturale dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), ma costituisce anche un diritto sancito dalla Costituzione, come previsto dalla legge 8 marzo 2017, n. 24 (legge Gelli) “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”.

TC dosaggio radiazioni Care 4 2017

Due articoli sul JAMA Internal Medicine presentano i risultati di uno studio che ha preso in esame 5 strutture mediche (Davis, Irvine, Los Angeles, San Diego e San Francisco) presso le quali si sono svolti tra l’1ottobre 2013 e il 31 dicembre 2014 alcuni incontri per discutere e condividere le best practice per l’ottimizzazione delle dosi delle radiazioni per la tomografia computerizzata e le opportunità per possibili standardizzazioni.

I sistemi di rimborso basati sulla condivisione del rischio legato a una nuova tecnologia prevedono che la performance venga tracciata in una popolazione ben definita e in uno specifico periodo di tempo; in tal modo l’ammontare del rimborso è basato sui costi sostenuti e sugli esiti sanitari conseguiti. Non sempre, tuttavia, lo schema di rimborso è chiaro: diventa quindi rilevante definire in maniera chiara le circostanze in cui queste tipologie di rimborso hanno un senso oppure no. L’analisi di Drummond mette in evidenza interessanti spunti di riflessione.

A cura di Piera Poletti

Sebbene nel nostro Paese l’applicazione del Safety walkaround, ossia l’effettuazione di ‘giri’ per la sicurezza, sia ancora agli inizi, a livello internazionale è ormai ampiamente utilizzato e ha dimostrato la sua efficace nello sviluppo della cultura della sicurezza, oltre che nell’identificazione dei rischi e degli eventi avversi, e nell’adozione di strategie di miglioramento.