Malattie cardiovascolari e equità

Nell’ambito delle malattie cardiovascolari, la carenza di un sistema equo può avere conseguenze importanti in relazione all’impatto epidemiologico di queste patologie e agli esiti in termini di invalidità che alcune condizioni, per esempio l’infarto acuto del miocardio o l’ictus, possono avere nella popolazione, generando un onere che ricade su tutta la società.
Secondo un autorevole editoriale pubblicato recentemente su JAMA, sono almeno quattro le criticità da risolvere per garantire efficienza ed equità nella diagnosi delle malattie cardiovascolari: liste di attesa, educazione alla salute dei pazienti, accesso ai centri di eccellenza, eliminazione dei bias culturali da parte dei medici.

Carla Collicelli: obiettivi di sviluppo sostenibile, una strada in salita

Abbiamo chiesto a Carla Collicelli, sociologa del welfare e della salute e referente per l’obiettivo 3 ‘Salute e benessere’ dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, quale impatto ha avuto la pandemia sul raggiungimento di questo obiettivo in Italia e nel mondo e quanto le iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vadano nella giusta direzione per imprimere un’accelerazione al conseguimento di tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Tonino Aceti SalutEquità

Tonino Aceti (Presidente di Salutequità) presenta Salutequità, la nuova associazione da lui fondata con l’obiettivo di analizzare l’attuazione e l’andamento delle politiche sanitarie e sociali con particolare riguardo al rispetto del principio dell’equità, e evidenzia gli interventi non più procrastinabili per garantire un servizio sanitario più equo e in grado di rispondere in modo efficace […]

Intervista a Michael Marmot

A colloquio con Michael Marmot
Alloggio, istruzione, quartiere di residenza, reddito: ecco i determinanti di salute, elementi chiave che agiscono da cerniera tra salute e malattia per ciascuno di noi. Sempre più spesso se ne discute sia in ambito politico sia sanitario: gran parte dell’attualità di questi argomenti è dovuta al lavoro di Sir Michael Marmot, personalità ormai nota in tutto il mondo per i suoi studi e per i programmi di ricerca sulle disuguaglianze sanitarie condotti da oltre quarant’anni.
Il suo lavoro presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità come presidente della Commissione sui determinanti sociali della salute e sul rapporto ‘Closing the gap in a generation’ (2008) ha portato i decisori sanitari in Inghilterra a chiedergli di applicare questi risultati al proprio paese.
CARE ha voluto rivolgere alcune domande a Sir Marmot successivamente alla lettura del rapporto ‘Health Equity in England: the Marmot Review 10 years on’ (2020), che rivela aree in cui sono stati fatti passi avanti ma che mostra che resta ancora molto lavoro da fare.

PURE Study

L’elemento più importante emerso dallo studio PURE è stato il rilievo di una forte differenza tra il peso delle malattie CV e del cancro sulla mortalità nei paesi a basso e alto reddito: un individuo aveva circa il doppio delle probabilità di morire di cancro in Canada, Svezia e Arabia Saudita rispetto alla morte per cause CV, mentre queste risultavano più frequenti nei paesi a basso reddito (Bangladesh, India, Pakistan, Tanzania e Zimbabwe) e medio reddito (Argentina, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Iran, etc).

EASY NET Dep Lazio

A cura di Nera Agabiti per il Gruppo di Ricerca EASY-NET

Il progetto di rete EASY-NET (http://easy-net.info) nasce per valutare l’efficacia dell’Audit & Feedback nel miglioramento della qualità delle cure in condizioni cliniche diverse, in vari contesti organizzativi e normativi, e si avvale di un set di indicatori basati sulle banche dati del Servizio Sanitario Nazionale.
Fortemente voluto e finanziato dal Ministero della Salute , il progetto è stato cofinanziato da 6 delle 7 Regioni partecipanti ed è coordinato dalla Regione Lazio, attraverso il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio.