Di fatto, ogni comunità incorpora differenze che tendono quasi inevitabilmente a trasformarsi in disuguaglianze, ossia in vantaggi e svantaggi per le persone e i gruppi che di tali differenze sono portatori, e, in tal senso, parlare di disuguaglianza aggiunge una dimensione morale ed etica al significato di differenza. È a partire dalla non valorizzazione delle differenze e dalla stigmatizzazione delle diversità che si sono strutturate nel tempo, e in parte permangono ancora, forme molteplici di esclusione di quelle soggettività non completamente conformi e omologate al modello di normalità dominante, quali le persone portatrici di disabilità, di diverso orientamento sessuale, di diversa provenienza territoriale o etnica.