Covid-19 e HIV

Questo dossier focalizza la sua attenzione sulle persone che vivono con Hiv, evidenziando le criticità della loro gestione clinica nell’intervista ad Andrea Antinori (INMI Spallanzani, Roma) e tutte le difficoltà con le quali queste persone si sono confrontate in questi mesi in quella a Massimo Oldrini (Lega Italiana per la Lotta all’Aids). Dalla preoccupazione di un decorso più sfavorevole in caso di contagio, alla paura per una possibile interruzione della continuità delle cure, alle iniziali difficoltà di approvvigionamento dei farmaci, al calo evidente dei test Hiv effettuati e delle attività di prevenzione, tanti sono gli spunti di riflessione offerti dai nostri interlocutori nelle loro risposte.

Covid-19 e Hiv

Uno studio osservazionale condotto dal Dipartimento di Malattie Infettive dell’Università degli Studi di Brescia e pubblicato su AIDS Research and Therapy ha richiamato l’attenzione sull’impatto della covid-19 nella cura dei pazienti affetti da Hiv, sottolineando in particolare l’importanza della continuità assistenziale in un contesto emergenziale.
Pur con il limite del breve periodo di tempo analizzato, lo studio indica che la telemedicina può rappresentare uno strumento assai utile per preservare la continuità di cura, grazie anche a piattaforme sempre più evolute, e non solo in situazioni emergenziali.

SITeCS: ospedale e territorio

Il tema dell’integrazione tra ospedale e territorio e, di conseguenza, della continuità delle cure, ormai da tempo oggetto di attenzione e di profonde riflessioni, è considerato uno degli obiettivi prioritari di politica sanitaria, al fine di intervenire in modo appropriato su uno scenario assistenziale sempre più condizionato dagli effetti delle cosiddette grandi transizioni (epidemiologica, demografica e sociale).

Di integrazione ospedale-territorio ne abbiamo parlato, tra gli altri, con Gavino Maciocco. La selezione dalla letteratura internazionale propone un’analisi dell’evoluzione dei termini e dei modelli, uno studio sugli indicatori per la misura della continuità e un approfondimento sull’esperienza dei pazienti. Con un focus regionale su Basilicata Calabria e Puglia, Marche e Piemonte.

A colloquio con Gavino Maciocco
Innovazione tecnologica e partecipazione attiva del paziente al percorso di cura si possono considerare due delle rivoluzioni più significative per migliorare la salute della popolazione in questo momento di crisi? Qualcosa sta iniziando a cambiare nella visione ‘ospedalocentrica’ che ha caratterizzato fino a anni recenti la cultura sanitaria del nostro Paese?