Andrea Urbani: governance del farmaco

A colloquio con Andrea Urbani
“E’ ora che tutte le Regioni entrino nel vivo del Piano Nazionale per la Cronicità e che abbiano chiaro il
fabbisogno di salute della propria popolazione in generale, non solo dei pazienti cronici. Questo ci
consentirà di effettuare un’allocazione ottimale delle risorse e di procedere finalmente anche con azioni di prevenzione mirate.” Lo ha sostenuto Andrea Urbani nell’intervista rilasciata in occasione di Inventing for life Health Summit (Roma, 14 marzo 2018), ricordando quanto sia urgente abbandonare la logica dei tetti di spesa verticali per misurare in maniera oggettiva l’impatto orizzontale dei nuovi farmaci e dispositivi medici sulla gestione del percorso della malattia.

Burden economico MICI in Italia

L’associazione Amici onlus ha condotto un’indagine su “Il burden economico delle MICI in Italia” in collaborazione con l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
L’indagine, effettuata su un campione di 2426 pazienti, ha stimato per la prima volta il costo medio annuo a carico di un paziente affetto da malattia di Crohn o colite ulcerosa in circa 746 euro. Se si considerano anche le perdite di produttività generate dall’essere affetto da tale malattia, il costo medio annuo raggiunge i 2.258 euro.
Sono oltre 5.000.000 nel mondo le persone affette da Crohn o da colite ulcerosa, tanto che si parla ormai di malattie globali. In Italia si è calcolato che siano tra le 150.000 e le 200.000 le persone colpite da patologie croniche invalidanti dell’intestino. Ne abbiamo parlato con Enrica Previtali, presidente di AMICI Onlus.

La strategia campana di eradicazione del virus dell’epatite C

Il 2017 è stato un anno segnato da alcuni momenti cruciali per il contrasto all’epatite C in Italia: il ventaglio terapeutico del clinico si è arricchito di tre nuovi farmaci antivirali ad azione diretta e AIFA ha esteso i criteri di rimborsabilità dei trattamenti, rendendoli di fatto accessibili a tutti i pazienti.
La situazione delle strutture autorizzate all’erogazione dei farmaci innovativi non è però omogenea su tutto il nostro territorio. Proprio per questo Epac onlus ha pubblicato un’indagine conoscitiva, individuando quali elementi dovrebbero essere inclusi in un PDTA unico nazionale, utile per curare tutti i malati entro tre anni. Li proponiamo ai nostri lettori in questo dossier, insieme a un approfondimento sulla situazione nella Regione Campania e alla presentazione delle ultime raccomandazioni dell’EASL per il trattamento dell’epatite C nella sua forma acuta e cronica.

Marco Geddes da Filicaia: risparmio

A cura di Marco Geddes da Filicaia

Nel corso degli ultimi anni è stata avviata anche in Italia una riflessione sui risparmi che si potrebbero realizzare riducendo gli sprechi nel settore sanitario, in particolare grazie al lavoro svolto dalla Fondazione GIMBE che ha adeguato al contesto nazionale la tassonomia degli sprechi messa a punto cinque anni fa negli Stati Uniti e pubblicata sul JAMA. Trasferendo e adattando alla realtà italiana le stime degli sprechi indicate da questa tassonomia, i possibili – teorici – risparmi per il nostro Servizio Sanitario si attesterebbero intorno al 22%, ossia sarebbero pari a 25.315 miliardi (spesa pubblica del 2018).
Questa parola chiave esamina in dettaglio ognuna delle voci elencate nella tassonomia, perché è su queste che si può agire per ottenere un contenimento dei costi e una conseguente riallocazione delle risorse.

Crimine farmaceutico

L’angolo della SIF
La contraffazione del farmaco è stata evidenziata circa 30 anni fa, ma per anni è stata largamente sottovalutata. Secondo i dati del report dell’OMS Illicit trade converging criminal networks (2016), il valore dei farmaci contraffati superava già nel 2010 i 200 miliardi di dollari l’anno a livello globale. Ce ne parla Patrizia Hrelia, Presidente della Società Italiana di Tossicologia

L’angolo della SITeCS
Le statine sono tra i farmaci più utilizzati nel mondo occidentale. Questi farmaci hanno mostrato
di ridurre marcatamente la morbilità e la mortalità nei soggetti di età inferiore ai 75 anni con dislipidemia e con un rischio di coronaropatia da moderato ad alto; tuttavia mancano dati provenienti da studi clinici randomizzati per gli individui di età superiore ai 75 anni. Pertanto, dato l’incremento della popolazione geriatrica, vi è un significativo bisogno di strategie evidence-based per affrontare la scelta del trattamento farmacologico più appropriato per la prevenzione della malattia cardiovascolare aterosclerotica in età avanzata.

ANMDO: progetto Domino diabete

L’angolo dell’ANMDO
Il Progetto Domino ‘Ottimizzazione ed efficientamento del percorso di cura del paziente diabetico con complicanze oculari’ nasce proprio con la finalità di realizzare una mappatura nazionale delle prassi organizzative e dei percorsi finalizzati alla gestione di questi pazienti, proponendo al contempo delle linee guida organizzativo-gestionali aventi il fine di razionalizzare l’accesso a percorsi strutturati di screening, diagnosi e terapia, in modo tempestivo, appropriato ed equo.

Malattie renali: un piano di azione globale

Vi sono ancora molteplici margini di miglioramento per la cura dei pazienti con malattia renale cronica in tutto il mondo e la comunità internazionale ha tentato di sviluppare un piano di azione globale per affrontare e gestire le criticità in maniera sistematica. Punto fondamentale è il coinvolgimento di quanti più soggetti possibile: persone con competenze ampie e diversi background professionali, scientifici e […]