A colloquio con Mario Marazziti
Di fronte ai dati che indicano che già oggi 5000-7000 decessi ogni anno sono riconducibili a infezioni ospedaliere, il valore degli antibiotici va difeso pensando alle future generazioni e alle categorie oggi più esposte al rischio di infezioni resistenti a questi farmaci: persone fragili, anziani ricoverati con più patologie, disabili ospitati in strutture protette.

Una battaglia da combattere su più fronti, quella contro le resistenze batteriche agli antibiotici, e che non può più essere procrastinata perché è purtroppo vero che in alcune situazioni ci troviamo già in un’era che ci scopre incapaci di intervenire in modo efficace, come se fossimo paradossalmente proiettati indietro nel tempo alla fase preantibiotica.
La buona notizia è che dopo molti anni finalmente la ricerca sta dando importanti risultati: nuove e potenti opzioni terapeutiche si sono già rese disponibili e altre lo saranno nel prossimo futuro. Certo l’importante è che vengano impiegate con grande accortezza per non sprecare l’opportunità di riuscire a invertire la rotta.
In questo dossier presentiamo il parere di esperti del settore e l’originale campagna di informazione e sensibilizzazione ‘Antibiotici – La nostra difesa numero 1’, promossa dalla Società Italiana per la Terapia Antinfettiva.

Il miglioramento del benessere femminile va di pari passo con l’affermarsi di una cultura sanitaria in grado di affrontare tutte le problematiche che si presentano nelle varie fasi della vita delle donne. Molto è stato fatto, ma molto c’è ancora da fare per informare le giovani sull’importanza di una contraccezione responsabile, per abbattere i pregiudizi e la disinformazione legati alla menopausa o per affrontare un tema delicato come l’infertilità.
Educare sui temi della salute femminile è quindi una priorità alla quale tutti sono chiamati a rispondere e rispetto alla quale è fondamentale il ruolo di una corretta informazione.

Di questo abbiamo parlato con i presidenti di SIGO, AOGOI, AGUI, SIFES e MR.

A cura di Claudia Fruttero, Maddalena Marcato, Evelyn Pennone, Annalisa Gasco, Roberto Arione, Silvio Falco e Arianna Vitale

Gli obiettivi principali dell’attività di farmacovigilanza sonoi seguenti: individuare il più rapidamente possibile nuove reazioni avverse; migliorare e allargare le informazioni su reazioni avverse sospette o già note; valutare i vantaggi di un farmaco su altri farmaci o su altri tipi di terapia; divulgare tali informazioni per rendere più corretta e adeguata la pratica clinica terapeutica.
Per raggiungere questi obiettivi, la farmacovigilanza si avvale di diversi strumenti, tra cui la segnalazione spontanea, gli studi epidemiologici e, soprattutto, gli studi sperimentali.

L’angolo della SIF
A distanza di oltre 10 anni dall’istituzione dei Registri di monitoraggio dei farmaci da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), questo strumento ha acquisito nel tempo un ruolo sempre più centrale, essendo coinvolto in molteplici aspetti relativi alla “vita” del farmaco, dalla sua autorizzazione al commercio, al prezzo di rimborso, alle modalità con cui esso viene prescritto e dispensato, nonché alla sua valutazione clinica nel real world.

L’angolo della SITeCS
Recentemente sono state pubblicate, sull’European Heart Journal e su Atherosclerosis, le linee guida di una Task Force della Società Europea di Cardiologia (ESC) e della Società Europea per l’Aterosclerosi (EAS) sulle dislipidemie. Tramite la valutazione delle evidenze attualmente disponibili e l’identificazione delle lacune di conoscenza
nella gestione della prevenzione delle dislipidemie, la Task Force ha formulato raccomandazioni per orientare azioni volte a prevenire le malattie cardiovascolari nella pratica clinica attraverso il controllo dei livelli lipidici.

L’angolo dell’ANMDO
Il settore sanitario è in ogni parte del mondo uno dei più vulnerabili e esposti a rischi di corruzione e illegalità. Consapevoli che è possibile guardare al futuro solo se lo si costruisce su fondamenta solide, i medici dell’ANMDO richiamano i principi di universalità, eguaglianza ed equità, ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale, quali basi valoriali per un percorso condiviso.

Un’importante innovazione per il trattamento delle infezioni causate da batteri multiresistenti agli antibiotici, adesso disponibile anche in Italia, è l’associazione di ceftolozano/tazobactam, un nuovo potente antibiotico dotato di attività battericida nei confronti dei batteri Gram-negativi resistenti alle attuali terapie antibiotiche e implicati nell’insorgenza di infezioni ospedaliere.