Nel corso degli ultimi 50 anni, la corretta identificazione e l’attenta prevenzione di alcuni fattori di rischio per le malattie cardiovascolari (CV) ha permesso di ottenere una riduzione della mortalità per coronaropatie pari a circa il 50%. Se fumo, ipertensione e colesterolo sono ormai al centro dell’attenzione e della sorveglianza di tutti i sistemi sanitari, nuovi nemici si sono affacciati nel frattempo sulla scena minacciando di far compiere un pericoloso passo indietro nella lotta contro queste malattie. Obesità e diabete sono infatti in costante aumento, sia nel mondo sviluppato sia nei Paesi in via di sviluppo, e quindi sono da tempo al centro di una attenzione particolare da parte dei ricercatori.

Il benessere della persona morente è un postulato delle cure palliative. Così Cicely Saunders nel 1976 scriveva in una targa esposta nell’hospice da lei inaugurato: “Tu sei importante perché sei tu, e sei importante fino all’ultimo momento della tua vita. Faremo ogni cosa possibile non solo per permetterti di morire in pace, ma anche per farti vivere fino al momento della tua morte”.

Per migliorare la salute globale sono necessari indicatori specifici, equi e trasparenti, che permettano di valutare con accuratezza il livello di rischio delle popolazioni esposte all’inquinamento atmosferico. È questo il messaggio chiave dell’editoriale di PLOS Medicine di agosto, che ripropone con forza il problema dell’inquinamento atmosferico e dei suoi effetti sulla salute umana. L’articolo [PDF: 92 […]

La ricerca scientifica ha la facoltà e il compito di informare i decisori in vari modi così da essere un valido strumento per indagare sull’efficacia di un intervento o di un programma sanitario nonché per l’identificazione di problemi emergenti. Ad esempio, la scoperta di nuovi tipi di virus influenzali o la documentazione dei primi casi di AIDS ha fatto sì che i decisori fossero il più possibile consapevoli di quanto stesse accadendo.