Qual è il costo di un episodio di infezione da Clostridium diffcile? Alto, sia negli Stati Uniti sia in Europa. Anche l’Italia appare in linea con i tre miliardi di euro annui spesi a livello europeo per trattare questa infezione, come ha dimostrato uno studio retrospettivo osservazionale di coorte recentemente pubblicato sul Global & Regional Health Technology Assessment con l’obiettivo di descrivere caratteristiche, utilizzo di risorse e costi per pazienti con episodio primario di CDI e con infezione ricorrente.

A colloquio con Mario Marazziti
Di fronte ai dati che indicano che già oggi 5000-7000 decessi ogni anno sono riconducibili a infezioni ospedaliere, il valore degli antibiotici va difeso pensando alle future generazioni e alle categorie oggi più esposte al rischio di infezioni resistenti a questi farmaci: persone fragili, anziani ricoverati con più patologie, disabili ospitati in strutture protette.

Una battaglia da combattere su più fronti, quella contro le resistenze batteriche agli antibiotici, e che non può più essere procrastinata perché è purtroppo vero che in alcune situazioni ci troviamo già in un’era che ci scopre incapaci di intervenire in modo efficace, come se fossimo paradossalmente proiettati indietro nel tempo alla fase preantibiotica.
La buona notizia è che dopo molti anni finalmente la ricerca sta dando importanti risultati: nuove e potenti opzioni terapeutiche si sono già rese disponibili e altre lo saranno nel prossimo futuro. Certo l’importante è che vengano impiegate con grande accortezza per non sprecare l’opportunità di riuscire a invertire la rotta.
In questo dossier presentiamo il parere di esperti del settore e l’originale campagna di informazione e sensibilizzazione ‘Antibiotici – La nostra difesa numero 1’, promossa dalla Società Italiana per la Terapia Antinfettiva.

Un’importante innovazione per il trattamento delle infezioni causate da batteri multiresistenti agli antibiotici, adesso disponibile anche in Italia, è l’associazione di ceftolozano/tazobactam, un nuovo potente antibiotico dotato di attività battericida nei confronti dei batteri Gram-negativi resistenti alle attuali terapie antibiotiche e implicati nell’insorgenza di infezioni ospedaliere.

Nel mondo, nel 2050, le infezioni batteriche causeranno circa 10 milioni di morti l’anno, superando ampiamente i decessi per tumore, diabete o incidenti stradali con un impatto negativo di circa il 3,5% sul PIL mondiale. Anche in Italia, ogni anno, dal 7% al 10% dei pazienti va incontro a un’infezione batterica multiresistente. In questo dossier un approfondimento sul fenomeno e sulle prospettive future per contrastarlo.