Nel viewpoint pubblicato sul JAMA, Shahzeb e Butler evidenziano che, per interpretare il significato clinico dei cambiamenti nello stato di salute di un paziente, è fondamentale capire quanto quel cambiamento sia per lui importante. Per esempio, per i pazienti con una malattia polmonare ostruttiva cronica grave, un cambiamento di circa 5 punti sul questionario per l’insufficienza respiratoria grave è stato associato a un cambiamento clinicamente significativo dello stato di salute percepito dal paziente. In questo contesto il concetto di ‘differenza minima clinicamente importante’ (minimal clinically important difference – MCID), cioè il più piccolo cambiamento nell’esito di un trattamento misurato con i patient-reported outcomes (PROMs) che il paziente identifica come importante, diventa rilevante perché può essere alla base di una modifica nella terapia.
È importante quindi disegnare studi che riescano a cogliere sia i benefici a breve termine che quelli a lungo termine di una terapia, così da poter esaminare la traiettoria del cambiamento dello stato di salute del paziente nel tempo. I dati ottenuti da studi condotti in questo modo possono aiutare i clinici a decidere se continuare o abbandonare la terapia nel caso i pazienti non rispondano, e possono garantire ai pazienti informazioni più complete e a nutrire aspettative più realistiche rispetto ai benefici possibili di una terapia.
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Fonte Shahzeb M, Butller J. Stability of changes in health status: next step incomprehensively assessing patient-reported outcomes. JAMA 2022; 328 (10): 923-924
Da Care 4-5, 2022