A colloquio con Carla Collicelli
Abbiamo chiesto a Carla Collicelli, sociologa del welfare e della salute e referente per l’obiettivo 3 ‘Salute e benessere’ dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, quale impatto ha avuto la pandemia sul raggiungimento di questo obiettivo in Italia e nel mondo e quanto le iniziative previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vadano nella giusta direzione per imprimere un’accelerazione al conseguimento di tutti e 17 gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Purtroppo le risposte non sono confortanti, perché l’impatto della pandemia sulla nostra salute e sul nostro benessere è stato dirompente, con un arretramento della speranza di vita alla nascita che è passata dagli 83,2 anni medi del 2019 agli 82,3 del 2020 (nel 2021 si è registrato un recupero), una riduzione dei posti letto in degenza ordinaria per acuti rispetto alla popolazione, calati del 13,5%, e il peggioramento degli stili di vita con un aumento del consumo in eccesso di alcol, passato dal 15,8% al 16,8%, e del fumo di tabacco, passato dal 18,7% al 18,9%, ambedue dopo un lungo periodo di trend discendente. Oltre a ciò, tutti i dati segnalano il netto peggioramento della continuità assistenziale, della prevenzione e del benessere psichico, che stanno producendo e produrranno effetti sicuramente pesanti nei prossimi anni.
E anche se il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta uno sforzo e un impegno davvero inediti per il nostro Paese rispetto al recente passato nella direzione di un recupero di efficienza e efficacia del sistema della salute e del benessere, Collicelli ci mette in guardia su alcune criticità legate sia all’esigenza di reperire personale qualificato in numero sufficiente per mettere a terra gli obiettivi della missione 6 del Piano sia alla complessità del sistema di governance italiano, che fa temere che la corretta realizzazione del Piano possa essere messa in difficoltà dalla mancanza di un adeguato coordinamento tra le diverse Missioni e dagli intoppi burocratico-amministrativi che potrebbero frapporsi all’attuazione delle misure e degli stanziamenti.
Così come è auspicabile, continua Collicelli, che per far fronte all’aggravarsi delle diseguaglianze economiche sociali e sanitarie si attuino, accanto agli investimenti strutturali previsti dal PNRR, le cosiddette riforme orizzontali o “di contesto” per il raggiungimento dell’equità e il miglioramento dell’efficienza e della competitività, e in particolare la riforma della Pubblica Amministrazione, nonché quelle “di accompagnamento”, in particolare finalizzate alla razionalizzazione e all’equità del sistema fiscale, e all’estensione e al potenziamento del sistema degli ammortizzatori sociali.
Da Care 3, 2021
Carla Collicelli
Sociologa del welfare e della Salute, Senior expert e referente per l’Obiettivo 3 Salute e Benessere dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile – ASviS