A cura di Lella Palladino
Di fatto, ogni comunità incorpora differenze che tendono quasi inevitabilmente a trasformarsi in disuguaglianze, ossia in vantaggi e svantaggi per le persone e i gruppi che di tali differenze sono portatori, e, in tal senso, parlare di disuguaglianza aggiunge una dimensione morale ed etica al significato di differenza. È a partire dalla non valorizzazione delle differenze e dalla stigmatizzazione delle diversità che si sono strutturate nel tempo, e in parte permangono ancora, forme molteplici di esclusione di quelle soggettività non completamente conformi e omologate al modello di normalità dominante, quali le persone portatrici di disabilità, di diverso orientamento sessuale, di diversa provenienza territoriale o etnica.
Contrastare le disuguaglianze è principio fondante della nostra Costituzione che all’articolo 3, riconoscendo a tutti i cittadini pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, annovera tra i compiti della Repubblica quello di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
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Da Care 6,2020
Lella Palladino, Forum Disuguaglianze e Diversità