La pandemia causata dalla SARS-CoV-2 ha messo a dura prova i sistemi sanitari, richiedendo risposte senza precedenti volte a controllare la diffusione dell’infezione e a proteggere i più vulnerabili. L’attuale scarsità di dati disponibili rende difficile prevedere l’impatto che questa pandemia potrebbe avere sui programmi di gestione della somministrazione di antibiotici e sui tassi di resistenza antimicrobica a lungo termine. L’articolo di Rawson e colleghi, pubblicato sul Journal of Antimicrobial Chemoterapy, avanza delle ipotesi in proposito.
L’articolo [PDF 480 kb]
Da Care 2, 2020
Fonte
Rawson TM et al, COVID-19 and the potential long-term impact on antimicrobial resistance. J Antimicrob Chemother 2020, doi:10.1093/jac/dkaa194