Gestione dell’epidemia da coronavirus in Lombardia, la Regione più colpita in Italia

Covid-19 emergenza Lombardia

Prima fra i Paesi occidentali ad andare incontro all’epidemia di COVID-19, l’Italia rappresenta ormai il paradigma al quale tutti gli altri Paesi si sono rapidamente uniformati. I primi dati tempestivamente pubblicati sulla letteratura internazionale da due gruppi di specialisti lombardi, che ritroviamo negli articoli pubblicati rispettivamente sul JAMA e su Circulation, sono sotto questo profilo assai istruttivi.
In Lombardia, infatti, già dal 21 febbraio (il giorno successivo ai primi ricoveri di pazienti affetti da COVID-19) è stata attivata una task force regionale con il compito di pianificare i primi provvedimenti e fornire una risposta rapida all’emergenza. La velocità di diffusione del contagio (36 casi solo nelle prime 24 ore) e la gravità del quadro clinico osservato nei primi pazienti, unitamente al sospetto di un imponente focolaio di infezione, hanno suggerito alle autorità regionali che uno dei punti critici da affrontare fosse quello della disponibilità di letti nei reparti di terapia intensiva (ICU).

L’articolo [PDF: 360 kb]

Da Care 1-2, 2020

Fonti
Grasselli G, Pesenti A, Cecconi M, Critical care utilization for the COVID-19 outbreak in Lombardy, Italy
JAMA 2020 Mar 13; doi: 10.1001/jama.2020.4031.
Stefanini GG, Azzolini E, Condorelli G, Critical organizational issues for cardiologists in the COVID-19 outbreak: a frontline experience from Milan, Italy. Circulation 2020 Mar 24; doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.120.047070.