Le malattie cardiovascolari (CV) restano la principale causa di morte in tutto il mondo, ma la prevalenza del cancro sembra ormai aver superato quella delle malattie cardiache in molti paesi ad alto e medio reddito, almeno nella popolazione di età compresa fra i 35 e i 70 anni. È uno dei principali risultati di una sottoanalisi dei
dati emersi nello studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiology), una mega-indagine epidemiologica condotta su una coorte di oltre 135.000 individui di età compresa fra 35 e 70 anni, arruolati tra il 2003 e il 2013 in 18 nazioni a basso, medio ed elevato sviluppo sparse nei 5 continenti (America del Nord, Europa, America del
Sud, Medio Oriente, Cina, Sud-Est Asiatico e Africa). I soggetti reclutati sono stati sottoposti ad una visita preliminare e quindi seguiti nel tempo con un follow-up mediano di 9 anni e mezzo. L’analisi ha valutato l’incidenza delle malattie comuni quali cancro, malattie respiratorie e CV e traumi, con relativi ricoveri e mortalità correlati. In particolare, nel corso del follow-up, 11.307 partecipanti sono morti, 9329 hanno sviluppato malattie CV e 4386 il cancro.
Le malattie CV si sono verificate più frequentemente nei paesi a basso reddito (7,1 casi per 1000 persone/anno) e nei paesi a medio reddito (6,8 casi per 1000 persone/anno) rispetto a quelli ad alto reddito (4,3 casi per 1000 persone/anno). Ma l’elemento più importante è stato il rilievo di una forte differenza tra il peso delle malattie CV e del cancro sulla mortalità nei paesi a basso e alto reddito: un individuo aveva circa il doppio delle probabilità di morire di cancro in Canada, Svezia e Arabia Saudita rispetto alla morte per cause CV, mentre queste risultavano più frequenti nei paesi a basso reddito (Bangladesh, India, Pakistan, Tanzania e Zimbabwe) e medio reddito (Argentina, Brasile, Cile, Cina, Colombia, Iran, etc).
Secondo Salim Yusuf, uno dei coordinatori dello studio, è evidente che lo scenario mondiale delle malattie non trasmissibili sta cambiando, dato che le malattie CV non sono più la più “grande minaccia” nei paesi ricchi, e questo è indubbiamente il frutto del grande sforzo dedicato negli ultimi anni alla prevenzione dei fattori di rischio come pure al miglioramento dei trattamenti, laddove le strategie di prevenzione del cancro (ad eccezione della limitazione del fumo di tabacco) non sembrano ancora influire sul trend epidemiologico dei tumori. A questo proposito, i ricercatori hanno recentemente pubblicato su Lancet un’ulteriore analisi dei dati ottenuti nel PURE, riguardanti i fattori di rischio modificabili e la mortalità da malattie CV in individui senza precedenti per tali patologie.
L’articolo [PDF: 150 kb]
Da Care 5-6, 2019
Fonti
Yusuf S, Joseph P, Rangarajan S et al, Modifiable risk factors, cardiovascular disease, and mortality in 155,722 individuals from 21-high income,
middle-income, and low-income countries (PURE): a prospective cohort study. Lancet 2019 Sep 3 [Epub ahead of print]
Dagenais GR, Darryl P, Rangarajan S et al, Variations in common diseases, hospital admissions, and deaths in middle-aged adults in 21 countries from five continents (PURE): a prospective cohort study. Lancet 2019 Sep 3 [Epub ahead of print]