Ranieri Guerra: educazione e strategie innovative per ridurre la mortalità materna nel mondo

Ranieri Guerra: mortalità materna

A colloquio con Ranieri Guerra

I numeri della mortalità materna in Africa sono ancora molto alti, nonostante si conoscano perfettamente le dimensioni del problema e si sappia come e dove intervenire.

Ranieri Guerra spiega in questa intervista che solo raddoppiando gli sforzi finora profusi, visto che attualmente il tasso di diminuzione della mortalità materna si attesta sul solo 2-3 per cento,  si può sperare di sfiorare l’obiettivo del 7-7,5 per cento stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nonostante non sia esageratamente ambizioso perché disegnato in maniera realistica.

E come si potrebbe davvero incidere sulla situazione, Ranieri Guerra lo descrive efficacemente con queste parole: “Ragionando fuori dagli schemi. Smettendo di considerare l’azione da mettere in campo come mero intervento assistenziale e sanitario che, pur necessario e fondamentale, rischia di diventare un tecnicismo. Elementi fondamentali che impattano sulla speranza di vita di una donna gravida sono l’alfabetizzazione, la cultura, l’educazione, molto più della distanza dalla clinica o della disponibilità di un mezzo di trasporto, perché questi ultimi sono beni che si acquistano e si riescono ad organizzare, ma diventano uno strumento efficace e utile solo se la donna e la sua famiglia comprendono quanto sia importante chiedere e ricevere aiuto e assistenza. Dobbiamo ragionare in maniera diversa e non limitata alla componente assistenziale medica o infermieristica. Perché quando una donna muore di parto in un villaggio perché nessun medico, nessuna ostetrica, nessun operatore la può visitare per 30-40 giorni dopo la nascita del bambino, è inutile parlare di quanto sia importante l’ossitocina per fermare l’emorragia post-partum, che è il killer principale delle donne. Dobbiamo prima fare in modo che certe manifestazioni ideologico-culturali siano scardinate. È più importante e urgente che il capo religioso del villaggio convinca la sua gente che la donna può e deve essere visitata”.

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La videointervista

Da Care 1, 2019

Ranieri Guerra, Assistente Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità