Le principali linee guida per il trattamento delle malattie cardiovascolari raccomandano gli ACE-inibitori (angiotensin-converting enzyme inhibitors, ACE-I) come farmaci di prima scelta, mentre la classe dei sartani (angiotensin receptor blockers, ARB) viene considerata fondamentalmente come un’alternativa da utilizzare soprattutto nei pazienti intolleranti agli ACE-I.
Una recente revisione non sistematica della letteratura, pubblicata da Franz Messerli e coll. (J Am Coll Cardiol 2018; 71 (13): 1474-82), contesta questa visione e conclude che, essendo ormai caduta la questione del costo in quanto quasi tutti i farmaci di queste due classi sono genericati, non c’è più alcuna ragione di usare gli ACE-I almeno nel trattamento dell’ipertensione e dell’ipertensione con compelling indications. La loro conclusione è che dovrebbero essere sostituiti dagli ARB in quanto sovrapponibili in termini di efficacia clinica, ma con un miglior profilo di tollerabilità.
Le evidenze disponibili documentano però che il clinico può scegliere tra due classi di farmaci efficaci e sicuri per bloccare il sistema RAAS, anche sulla base della disponibilità dei trattamenti nel contesto sanitario in cui opera, privilegiando comunque il trattamento che può garantire la massima adesione del paziente alla sua prescrizione e quindi il maggior vantaggio in termini di efficacia clinica e sicurezza.
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Da Care 4, 2018