Epatite C: accesso ai farmaci nelle Regioni italiane

La strategia campana di eradicazione del virus dell’epatite C

Il 2017 è stato un anno segnato da alcuni momenti cruciali per il contrasto all’epatite C in Italia: il ventaglio terapeutico del clinico si è arricchito di tre nuovi farmaci antivirali ad azione diretta e AIFA ha esteso i criteri di rimborsabilità dei trattamenti, rendendo di fatto le cure accessibili a tutti i pazienti.

A fronte di questi importanti cambiamenti, l’obiettivo di eliminare l’infezione da virus Hcv, curando 80.000 pazienti l’anno nel triennio 2017-2019, appare ancora lontano. Lo ha confermato il dossier Epatite C – Indagine conoscitiva sull’accesso ai farmaci nelle regioni italiane realizzato da EpaC Onlus, grazie a un contributo liberale di Msd. Solo un paziente su due in Italia è stato avviato alle cure e lo stesso Fondo per i farmaci innovativi spesso non viene utilizzato a sufficienza dalle Regioni. “In troppe Regioni manca ancora un Pdta condiviso e mancano all’appello decine di strutture autorizzate alla prescrizione e distribuzione degli antivirali”, come ha ricordato lo stesso Ivan Gardini in occasione della presentazione del Rapporto lo scorso 26 marzo.

Tra le Regioni che possono vantare la realizzazione di un PDTA compare la Campania, nella quale clinici e decisori si sono attivati sin dal 2015 per creare una rete capillare in grado di promuovere il trattamento tempestivo dei pazienti affetti da HCV.

Gli elementi chiave della governance messa a punto dalla Regione Campania sono i seguenti:

  • Collaborazione inter-istituzionale e centralità della Commissione clinica: il Servizio della Politica del Farmaco e Dispositivi della Direzione Generale della Tutela della Salute e Coordinamento del SSR ha conferito un chiaro mandato ad un Gruppo di lavoro ristretto (cfr. Commissione clinica) rappresentato da clinici afferenti ai maggiori centri di epatologia della Regione Campania.
  • Assenza di barriere organizzative: i centri autorizzati in rete alla diagnosi e al trattamento (Centri prescrittori) sono 25 sin dal Decreto n. 20 del 2015, ciò ha consentito al paziente di essere indirizzato all’occorrenza verso centri a maggiore specializzazione e all’innovazione farmaceutica di arrivare in maniera capillare sul territorio senza arrecare disagio al paziente.
  • Sostegno all’innovazione farmaceutica: Il gruppo di lavoro ristretto si è tempestivamente riunito a seguito dell’ammissione a rimborsabilità da parte di AIFA di ogni nuovo DAA, al fine di aggiornare il PDTA e di favorire il procurement del farmaco da parte del soggetto aggregatore (So.re.sa.), garantendo un sistema concorrenziale.
  • Pianificazione dei trattamenti e monitoraggio delle assegnazioni: il tavolo tecnico ha richiesto periodicamente alle Direzioni generali la stima del fabbisogno di trattamenti previsti presso il Centro prescrittore e restituito agli stessi il monitoraggio dei trattamenti residui tramite la Piattaforma Saniarp.
  • Coinvolgimento dell’associazione dei pazienti EpaC, che ha implementato iniziative di sensibilizzazione della popolazione.
  • Coinvolgimento della Medicina di base, tramite la creazione di una piattaforma on-line che consentirà al medico di effettuare il primo referral del paziente con nuova diagnosi di epatite C o con diagnosi già nota.

I risultati anche economici di questa governance sono confermati dai dati relativi a ottobre 2017 del monitoraggio periodico effettuato da AIFA della spesa  tracciata per i farmaci coperti dai fondi per gli innovativi non oncologici, che mostra una differenza fra spesa tracciata e payback fortemente diminuita a livello Italia e quasi appianata per la Regione Campania.

Completa questo dossier la presentazione delle ultime raccomandazioni sul trattamento dell’epatite C nella sua forma acuta e cronica appena pubblicate dall’Associazione Europea per lo Studio del Fegato (EASL).

Il dossier completo [PDF: 500 kb]
L’indagine di Epac Onlus [PDF: 170 kb]
La strategia campana di eradicazione del virus dell’epatite C  [PDF: 280 kb], di Nicola Caporaso, Direttore Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia, Università Federico II di Napoli; Ugo Trama, Dirigente servizio ‘Politica del Farmaco e Dispositivi’, Direzione Generale per la tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale; Crescenzo Ilardi, Referente statistico settoriale UOD 06 ‘Politica del Farmaco e Dispositivi’
Strategie terapeutiche per la cura dell’epatite C: le nuove linee guida europee [PDF: 100 kb]

Da Care 2, 2018