La prevenzione consente di fare progressi nella speranza di vita inimmaginabili con qualsiasi altro intervento terapeutico. E le vaccinazioni ne sono un esempio, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità le considera “la più grande scoperta in campo medico mai fatta dall’uomo”. Lo ricorda Paolo Bonanni (Università degli Studi di Firenze) nell’intervista di apertura di questo numero di CARERegioni, dedicato al ruolo fondamentale della comunicazione tra personale sanitario e cittadini proprio su questo tema.
E’ Pier Luigi Lopalco (Università di Pisa) a spiegare il fenomeno dell’esitazione vaccinale e le sue implicazioni per la salute pubblica, mentre Andrea Grignolio (Sapienza Università di Roma) individua nella psicologia neurocognitiva lo strumento per spiegare i meccanismi mentali alla base dell’opposizione alle vaccinazioni. Per Tommaso Montini, pediatra di famiglia, il dialogo con i genitori e la capacità di ascoltare le loro preoccupazioni è la chiave per avvicinare anche i più scettici.
Roberta Villa, medico e giornalista scientifica, descrive le novità del Piano per la prevenzione vaccinale e sottolinea l’importanza di uno sforzo per la formazione del personale sanitario, perché sia pronto a rispondere in modo preciso, trasparente e documentato alle domande del pubblico.
Lo spazio riservato alla letteratura internazionale si concentra sulle ricerche che hanno studiato le regole di una comunicazione efficace su questo tema, partendo anche dall’analisi del sentiment espresso attraverso i canali social da chi si è dichiarato a favore o contro l’obbligo vaccinale.
Nello spazio dedicato alle realtà regionali, Maria Grazia Pascucci (Emilia-Romagna) e Francesca Zampano (Puglia) spiegano le strategie messe in atto nelle loro Regioni per informare i cittadini e favorire l’adesione al nuovo Piano di prevenzione vaccinale.
CARERegioni 2/2017 [PDF: 3,5 Mb]
Supplemento a CARE 6, 2017