Vaccinazioni: il valore della prevenzione e il ruolo della comunicazione

La prevenzione consente di fare progressi nella speranza di vita inimmaginabili con qualsiasi altro intervento terapeutico e le vaccinazioni ne sono un esempio. Lo ricorda Paolo Bonanni (Università degli Studi di Firenze) nell’intervista di apertura del nuovo numero di CARERegioni, dedicato al ruolo fondamentale della comunicazione tra personale sanitario e cittadini proprio su questo tema. Approfondiscono l’argomento gli interventi di Pier Luigi Lopalco, Andrea Grignolio, Tommaso Montini e Roberta Villa.
Nello spazio della letteratura internazionale, una panoramica degli studi che hanno analizzato le caratteristiche di una comunicazione efficace rispetto a un pubblico esitante sull’adesione alle pratiche vaccinali e il ‘sentiment’ presente sui canali social.
In chiusura interviste a Maria Grazia Pascucci (Emilia-Romagna) e Francesca Zampano (Puglia), che spiegano le strategie messe in atto nelle loro Regioni per favorire l’adesione dei cittadini al nuovo Piano di prevenzione vaccinale.

Paolo Bonanni: vaccinazioni, i numeri di una delle più importanti scoperte dell'età moderna

A colloquio con Paolo Bonanni
A metà degli anni 50 si contavano circa 12.000 casi anno di difterite, con centinaia di morti. Analogo discorso per la poliomielite: negli anni 50/60 i casi notificati ogni anno erano dai 3000 agli 8000. Discorso simile per il vaiolo: 5 milioni di morti in epoca prevaccinale. E ancora, epatite B: in passato nel nostro Paese si verificavano circa 50/80.000 nuovi casi di infezione ogni anno. Oggi grazie alla vaccinazione ci muoviamo verso lo 0,5%.
Sono questi i dati che Paolo Bonanni snocciola a sostegno di quanto l’OMS sostiene da sempre, ossia che “i vaccini sono la più grande scoperta in campo medico mai fatta dall’uomo”.

Pier Luigi Lopalco: esitazione vaccinale e salute pubblica

A colloquio con Pier Luigi Lopalco
Si parla di esitazione vaccinale quando, anche in presenza di una offerta vaccinale da parte del sistema sanitario, l’accettazione della vaccinazione rimane bassa. Il fenomeno dell’esitazione vaccinale è complesso e va al di là della semplice sfiducia nei confronti delle vaccinazioni. A contribuire all’esitazione, ad esempio, potrebbero intervenire anche barriere organizzative o strutturali come orari di apertura degli ambulatori scomodi per le famiglie o difficoltà nel prenotare le visite.

Andrea Grignolio: corretta informazione e salute pubblica

A colloquio con Andrea Grignolio
Per capire quali strategie bisognerebbe mettere in atto per limitare il potere della disinformazione imperante su internet sui temi della salute, e in particolare  su quello delle vaccinazioni, è necessario capire a fondo il terreno in cui ci si muove.
Tutti gli studi più recenti su questi argomenti concordano nel sostenere che l’informazione sul web tende a essere polarizzata (si divide cioè in ‘pro’ e ‘contro’, senza molte sfumature).
Fondamentale è quindi creare una vera e propria alleanza terapeutica tra i medici e i pazienti e formare il personale sanitario perché sappia rispondere in modo efficace ai dubbi e alle paure dei suoi interlocutori .

Vaccinazioni: l’importanza di un dialogo aperto e trasparente con i genitori

A colloquio con Tommaso Montini
Quali sono le strategie per sfatare le paure dei genitori riguardo agli eventuali rischi di effetti collaterali legati alla pratica vaccinale? “Dire la verità sempre – spiega Montini – e poi… vaccinare noi stessi e i nostri figli. Noi medici siamo credibili se davvero mettiamo in pratica quello che raccontiamo e se siamo aggiornati.”

Il ruolo delle istituzioni e una fiducia da riconquistare

A colloquio con Roberta Villa
Cosa è veramente cambiato nel nuovo Piano per la prevenzione vaccinale rispetto a prima oltre all’introduzione dell’obbligo vaccinale? Possiamo veramente considerare i vaccini come vittime del loro successo, visto che  malattie un tempo temutissime grazie a loro ora fanno meno paura? Quali sono le strategie migliori da adottare per far sì che tutti riacquistino fiducia nelle autorità preposte a sovrintendere alla nostra salute?

Vaccinazioni: strategie regionali

A colloquio con Maria Grazia Pascucci (Regione Emilia-Romagna) e Francesca Zampano (Regione Puglia)

Quali strategie sono state messe in atto a livello regionale per avvicinare i cittadini al Nuovo piano di prevenzione vaccinale e per informarli correttamente? Come sono state aiutate le famiglie per reperire la documentazione necessaria per l’iscrizione a scuola? I nuovi dati sulla copertura vaccinale registrano già i primi successi? Che ruolo giocano l’efficienza e la buona organizzazione dei servizi vaccinali nel non allontanare i cittadini dalla pratica delle vaccinazioni?

MPR: la fiducia nella vaccinazione e il ruolo del web in Italia

Quanto possono aver influito sul calo della fiducia nelle vaccinazioni le notizie circolate sul web sulla presunta e falsa relazione tra la vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia e la  manifestazione della sindrome dello spettro autistico? A questa domanda ha provato a rispondere un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa, coordinato da Pier Luigi Lopalco, che ha monitorato nell’arco di tempo compreso tra l’1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2015 le ricerche fatte su internet, i tweet e i post su Facebook individuati attraverso le parole chiave ‘vaccino autismo’, ‘vaccini autismo’, ‘vaccino morbillo autismo’, ‘vaccino morbillo parotite rosolia autismo’ e ‘MPR autismo’.