La multiprescrizione è l’utilizzo contemporaneo di più farmaci da parte di un singolo individuo.
Il fenomeno è in crescita ed è dovuto principalmente all’invecchiamento della popolazione e al numero crescente di persone con condizioni croniche.
I medici del Servizio sanitario inglese al momento della prescrizione si avvalgono delle linee guida pubblicate dal NICE (National Institute of Health and Care Excellence) anche se, tradizionalmente, tali linee guida sono specifiche per singola patologia e raramente considerano le condizioni di multimorbilità. È quindi inevitabile che ai pazienti anziani, che presentano coesistenti problemi di salute, verrà prescritto un maggior numero di principi attivi.
Anche se la multiprescrizione può essere efficace in termini di esiti di salute, condizioni cliniche
e qualità della vita, al tempo stesso può anche portare all’aumento del rischio di interazione tra farmaci e a possibili eventi avversi.
Obiettivo dello studio dei ricercatori inglesi è quello di effettuare un’analisi dell’andamento delle prescrizioni e di capire in che modo i clinici possano massimizzare gli esiti di salute tramite la loro attività prescrittiva riducendo il rischio legato alle complicanze, con particolare riguardo ai pazienti anziani e alle popolazioni fragili in generale.
L’articolo [PDF: 120 kb]
Da Care 6, 2017
Fonte Molokhia M e Majeed A, BMC Fam Pract 2017; 18: 70