I dati disponibili relativi al carico delle malattie HCV-correlate, in Europa e Stati Uniti, riferiscono che l’epatite C è ormai uno dei grandi problemi di sanità pubblica, la cui mortalità è superiore alle infezioni da HIV, mettendo in evidenza l’importanza di porre in essere il trattamento farmacologico quanto prima possibile, ovvero nei primi stadi della patologia.
L’analisi di costo-utilità condotta dai ricercatori del CEIS-Tor Vergata ha messo a confronto due diverse strategie farmacologiche: il regime restrittivo senza interferone negli stadi 3 e 4 della patologia e il trattamento innovativo con tripla terapia nello stadio 2.
I risultati dell’analisi basata sul modello di Markov indicano che nel lungo periodo gli investimenti per il trattamento con i nuovi farmaci sono costo-efficaci: dal punto di vista della società il rapporto costo-efficacia risulta favorevole già dopo 5 anni di trattamento, mentre dal punto di vista del Servizio Sanitario Nazionale la cura con i farmaci di ultima generazione presenta un rapporto positivo dopo dieci anni.
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Da CARE Regioni 3, 2016 (supplemento a Care 6, 2016)
Fonte Marcellusi A et al, Research Paper Series 2016, vol. 14, issue 4, n. 370