C’è solo un modo per ridurre l’impatto delle patologie reumatiche e i loro costi diretti e indiretti: anticipare al massimo la diagnosi e trattare tempestivamente i pazienti, dal momento che oggi sono disponibili farmaci come i biologici in grado di modificare l’evoluzione della malattia, specie per le patologie artritiche.
Disponibili dal 1999, i farmaci biologici si basano sul principio di colpire uno specifico bersaglio molecolare,
un paradigma che si è affermato per la prima volta proprio in reumatologia ed è stato poi ‘esportato’ in oncologia, ematologia, infettivologia e dermatologia.
I progressi della ricerca hanno permesso ai reumatologi di capire l’importanza del fattore tempo nell’intercettare la malattia reumatica, rendendo così possibile l’ingresso di farmaci altamente efficaci
nel bloccarne l’evoluzione. Ce lo spiegano Ignazio Olivieri e Mauro Galeazzi, rispettivamente Past President e Presidente della Società Italiana di Reumatologia.
Il dossier completo [PDF: 1,6 Mb]
Malattie reumatiche: prima causa di disabilità in Europa [PDF: 1,4 Mb], a colloquio con Ignazio Olivieri
Malattie reumatiche: nuove prospettive per migliorare la qualità di vita dei pazienti [PDF: 1,1 Mb], a colloquio con Mauro Galeazzi
Da Care 6, 2016
Ignazio Olivieri, Professore Ordinario di Reumatologia e Direttore UOC di Reumatologia, Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza e Past President SIR – Società Italiana di Reumatologia
Mauro Galeazzi, Professore ordinario di Reumatologia e Direttore UOC di Reumatologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Senese e Presidente SIR – Società Italiana di Reumatologia