La prevalenza di infezioni da batteri Gram-negativi è decisamente elevata in Italia ed è tuttora
una delle più alte in Europa. Molti di questi batteri (P. aeruginosa, Enterobacter spp, Acinetobacter
e Klebsiella spp) sono tra i principali responsabili di infezioni nosocomiali, particolarmente pericolose anche in relazione alla crescente antibioticoresistenza di taluni ceppi.
Il problema delle resistenze è particolarmente importante nel nostro Paese dove, per esempio, i ceppi di Klebsiella resistenti ai carbapenemici sono cresciuti dall’1% al 34% nel periodo 2006-2013 secondo
i dati ECDC. L’ECDC evidenzia inoltre come, di fronte all’aumentata resistenza ai carbapenemici, che sono gli antibiotici di ultima linea per le infezioni da patogeni multiresistenti, le alternative terapeutiche siano estremamente scarse.
Un’importante innovazione per il trattamento delle infezioni causate da batteri multiresistenti agli antibiotici, adesso disponibile anche in Italia, è l’associazione di ceftolozano/tazobactam, un nuovo potente antibiotico dotato di attività battericida nei confronti dei batteri Gram-negativi resistenti alle attuali terapie antibiotiche e implicati nell’insorgenza di infezioni ospedaliere.
L’articolo [PDF: 72 Kb]
Da Care 5, 2016
Fonte Barbieri M et al, Value Health 2016; 19(7): A409-A410