A cura di Claudia Fruttero, Maddalena Marcato, Evelyn Pennone, Annalisa Gasco, Roberto Arione, Silvio Falco e Arianna Vitale
La farmacovigilanza è definita come:
- l’insieme delle attività il cui obiettivo è quello di fornire, in modo continuativo, le migliori informazioni possibili sulla sicurezza dei farmaci e in tal modo di assicurare che i farmaci disponibili sul mercato presentino, nelle condizioni di utilizzo autorizzate, un rapporto beneficio-rischio favorevole per la popolazione;
- l’insieme delle attività intraprese allo scopo di garantire un utilizzo appropriato e sicuro dei farmaci.
Gli obiettivi principali dell’attività di farmacovigilanza sono i seguenti:
- individuare il più rapidamente possibile nuove reazioni avverse;
- migliorare e allargare le informazioni su reazioni avverse sospette o già note;
- valutare i vantaggi di un farmaco su altri farmaci o su altri tipi di terapia;
- divulgare tali informazioni per rendere più corretta e adeguata la pratica clinica terapeutica.
Per raggiungere questi obiettivi, la farmacovigilanza si avvale di diversi strumenti, tra cui la segnalazione spontanea, gli studi epidemiologici e, soprattutto, gli studi sperimentali.
La parola chiave [PDF: 272 Kb]
Da CARE 5, 2016
Claudia Fruttero, Dirigente farmacista, SC Farmacia Ospedaliera, Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Maddalena Marcato, Ufficio Sperimentazioni Cliniche aziendale, Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Evelyn Pennone, Borsista, SC Farmacia Ospedaliera, Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Annalisa Gasco, Direttore, SC Farmacia Ospedaliera, Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Roberto Arione, Direttore Sanitario, Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Silvio Falco, Direttore Generale, Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino
Arianna Vitale, Dirigente medico, SC Direzione Sanitaria di Presidio Ospedaliero, Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino