Terapia antibiotica nel paziente terminale

Molte ricerche hanno dimostrato che nel paziente terminale si ricorre con grande frequenza alla prescrizione di antibiotici, anche in assenza di adeguate evidenze che documentino la presenza di un’infezione batterica.

Senza peraltro tralasciare le implicazioni economiche che una terapia antibiotica indiscriminata può comportare, la scelta di prescrivere antibiotici al paziente terminale è assai più rischiosa e impegnativa di quanto comunemente si pensi e, a giudizio dell’autore dell’editoriale pubblicato sul JAMA, dovrebbe far parte di una più ampia strategia terapeutica che includa nelle decisioni sia il malato che la famiglia allo scopo di pianificare al meglio il quadro generale delle cure palliative.

L’articolo [PDF: 700 Kb]

Da CARE 2, 2016

Fonte Juthani-Mehta M, JAMA 2015; 314: 2017-2018

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