Incretine e pancreas: un dibattito ancora aperto

L’angolo della SITeCS

Poco dopo l’inizio dell’esperienza post marketing delle incretine, una nuova classe di antidiabetici commercializzata per la prima volta negli USA nel 2005, sono state sollevate perplessità riguardanti gli effetti avversi a lungo termine a carico del pancreas.

Molti degli studi finora condotti hanno però importanti limiti metodologici, tra cui la mancanza di un confronto adeguato, il confondimento da indicazione e da altre variabili, lag-time bias, oltre che brevi periodi di follow-up. In aggiunta a queste limitazioni, tutti gli studi osservazionali eseguiti fino ad oggi non sono numericamente adeguati per rilevare un modesto aumento del rischio.

In effetti, come farmaci relativamente nuovi, questi prodotti non hanno forse ancora raggiunto il loro massimo potenziale di mercato. Inoltre, pancreatite acuta e cancro del pancreas sono eventi rari, anche nei pazienti con diabete di tipo 2. Così, la rarità dell’esposizione e degli esiti di interesse rappresenta una sfida metodologica  interessante. In quanto tale, vi è la necessità di ulteriori studi, ben progettati, sufficientemente grandi per evidenziare modesti aumenti del rischio di pancreatite acuta e cancro al pancreas.

L’articolo [PDF: kb]

Da CARE 2, 2016

 

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