Pazienti 3.0 consapevoli e attivi nel processo di ricerca e sviluppo dei farmaci

Si è svolto a Roma nelle giornate del 19 e 20 aprile il workshop Partecipazione attiva e non più passiva del paziente nel processo di ricerca e sviluppo dei farmaci, organizzato dall’Accademia dei Pazienti, il network italiano del progetto europeo Eupati (European Patients’ Academy on Therapeutic Innovation). Un’occasione unica per far crescere il network e far familiarizzare i pazienti con i complessi meccanismi che guidano la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie, grazie anche a un’esercitazione pratica con il Toolbox (Cassetta degli Attrezzi), uno strumento formativo progettato da EUPATI proprio con questo scopo.

“Questa iniziativa – ha spiegato Filippo Buccella, Chairman del Comitato Esecutivo dell’Accademia dei Pazienti – EUPATI Italia – è un ulteriore tassello nel processo di formazione dei pazienti, ai quali vogliamo fornire un contributo solido e qualificato, affinché siano consapevoli del processo regolatorio del farmaco, dalla fase della sperimentazione clinica a quella della vigilanza dopo l’immissione in commercio, integrando e rendendo omogenee le migliori prassi a livello europeo”.

Anche Luca Pani, Direttore Generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, ha sottolineato quanto sia importante coinvolgere attivamente i pazienti nel processo di ricerca e sviluppo dei farmaci, perché “quando i pazienti assumono un maggiore controllo delle loro decisioni ed esigenze sanitarie, inevitabilmente spingono il sistema a cambiare e migliorare, oltre che l’industria a sviluppare strategie che soddisfino le loro esigenze e aspettative”. “L’Agenzia Italiana del Farmaco ne è consapevole – ha continuato pani –  e in quest’ottica ha avviato da tempo la collaborazione con EUPATI e diverse iniziative concrete di ascolto e interazione con i pazienti”.

In questo senso la prossima entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo 536/2014 sulle sperimentazioni cliniche del Parlamento e del Consiglio Europeo offrirà ulteriori strumenti per la partecipazione attiva. In particolare nel Regolamento viene indicato espressamente che “gli Stati membri dovrebbero assicurare la partecipazione di persone non addette ai lavori, in particolare di pazienti o di organizzazioni di pazienti”. Un’opportunità per dimostrare che l’alternativa migliore sia proprio l’inserimento di “rappresentanti dei pazienti” nel ruolo di non addetti ai lavori. Per i pazienti si tratta di un’occasione per dimostrare la conoscenza del  processo di pianificazione, sviluppo e valutazione delle terapie innovative, e di poter apportare effettivamente un valore aggiunto. Un ruolo delicato che non può essere affidato all’improvvisazione e per questo l’Accademia dei Pazienti intende fornire loro gli strumenti necessari per svolgerlo nella maniera migliore.

Sono intervenuti anche Mario Melazzini, Presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Stefano Mazzariol, in qualità di paziente e docente, e Francesco Saverio Mennini, ISPOR Italy – Rome Chapter. Moderatrice della giornata Ilaria Vacca, giornalista dell’Osservatorio Malattie Rare.

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