Epatite C e nuove terapie: la gestione del paziente difficile

La terapia dell’epatite C ha fatto passi da gigante negli ultimi anni: si è partiti da regimi terapeutici, sempre a base di interferone, complicati, lunghi, asimmetrici, poco efficaci e associati a numerosi effetti collaterali, a terapie con ottimo profilo di tollerabilità che hanno condotto ad elevati tassi di efficacia.
Ma ancora molti sono i bisogni sanitari non soddisfatti legati maggiormente all’utilizzo, anche con i nuovi regimi a disposizione, della ribavirina, che conduce a notevoli effetti collaterali soprattutto nei pazienti con cirrosi e nella gestione dei pazienti cosiddetti ‘difficili’, che presentano comorbilità importanti, come l’insufficienza renale grave.
Una risposta a queste criticità è venuta dal 50º International Liver Congress dell’European Association for the Study of the Liver (EASL), svoltosi a Vienna dal 22 al 26 aprile 2015, in occasione del quale è stato presentato uno dei più vasti programmi di studi clinici sull’epatite C, con lo studio di fase 3 C-EDGE, e gli studi C-SURFER, C-SALVAGE, che hanno fornito una base dati di efficacia e sicurezza molto ampia, come spiegano gli esperti intervistati in questo dossier.

Il dossier completo [PDF: 1,7 Mb]
Epatite C: dati epidemiologici e bisogni terapeutici insoddisfatti [PDF: 140 Kb], a colloquio con Antonio Craxì
Epatite C: i vantaggi delle nuove terapie [PDF: 230 Kb], a colloquio con Savino Bruno
Terapia dell’HCV: il problema delle co-infezioni [PDF: 123 Kb], a colloquio con Carlo Federico Perno
Co-infezione HIV-HCV e insufficienza renale: nuove prospettive di trattamento anche nei pazienti ‘difficili’ [PDF: 1,4 Mb], a colloquio con Gloria Taliani

Da CARE 4 2015

Antonio Craxì, Professore Ordinario di Gastroenterologia, Università di Palermo
Savino Bruno, Professore Straordinario di Medicina Interna, Humanitas University Medicine, Rozzano, Milano
Carlo Federico Perno, Professore di Virologia, Università degli Studi ‘Tor Vergata’, Roma
Gloria Taliani, Professore Ordinario di Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma

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