In passato una diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale o MICI era una pesante ipoteca sul futuro a causa del carattere cronico e progressivo di queste patologie, aggravato dalla scarsa informazione che sponeva i pazienti a un lungo iter di esami e accertamenti prima della diagnosi, ma anche a incomprensioni, pregiudizi e discriminazioni. Oggi molte cose sono cambiate: queste malattie sono più conosciute che in passato e, grazie alle nuove terapie biologiche che intervengono sulla progressione della malattia, le MICI non rappresentano più un ostacolo per una buona qualità di vita.
In questo dossier una panoramica dei progressi compiuti attraverso le voci dei clinici e delle associazioni dei pazienti.
Il dossier completo [PDF: 657 Kb]
Le MICI e l’importanza della diagnosi precoce [PDF: 93 Kb], a colloquio con Ambrogio Orlando
Vivere con le MICI: un percorso a ostacoli tra diagnosi, ricoveri, problemi sul lavoro[PDF: 148 Kb], a colloquio con Salvo Leone
Colite ulcerosa: la rivoluzione terapeutica dei farmaci biologici[PDF: 56 Kb], a colloquio con Alessandro Armuzzi MICI: l’impegno ‘senza frontiere’ di EFCCA [PDF: 320 Kb], a colloquio con Luisa Avedano
Da CARE 3 2015
Ambrogio Orlando, Divisione Medicina Interna, Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello”, Presidio Ospedaliero “V Cervello”, Palermo
Salvo Leone, Direttore AMICI onlus
Alessandro Armuzzi, Unità Operativa di Medicina Interna e Gastroenterologia, Complesso Integrato Columbus – Università Cattolica, Roma
Luisa Avedano, CEO European Federation of Crohn’s and Ulcerative Colitis Associations (EFCCA)