La crisi economica sta mettendo a dura prova la capacità di investimento del Paese, specialmente nel settore pubblico. E la sanità è sicuramente il settore che più di altri è stato chiamato a dare risposte per garantire sostenibilità. Sono stati compiuti molti sforzi per rimettere in carreggiata il sistema, e i risultati si vedono: il nostro SSN da un punto di vista finanziario è stato praticamente risanato. Di certo non può più permettersi di subire ulteriori strette che porterebbero alla morte del sistema, dell’innovazione e di ogni capacità di investimento. E allora quali sono le ulteriori azioni da mettere in atto per continuare a garantire efficienza e sostenibilità delle cure? Sono molte le vie percorribili, che il patto per la Salute e il regolamento sugli standard ospedalieri hanno indicato con chiarezza.
Tuttavia emerge con sempre più forza che la strada da intraprendere per la sostenibilità è ormai obbligata: bisogna ridefinire le priorità degli interventi pubblici. Vale a dire rivedere anche i Lea. Ma accanto a un’azione come questa, che richiede interventi politici coraggiosi, sono molte le misure che possono essere messe in atto a livello locale per conquistare sempre più efficienza, continuare a garantire alti standard di cura e fare quindi posto alle innovazioni che premono per entrare nella pratica clinica.
Di questo si è discusso nel corso del seminario Riprogrammare l’organizzazione e l’allocazione delle risorse nella sanità dal 2014: scenari possibili, organizzato nell’ambito del 40o Congresso Nazionale ANMDO a Napoli, e al quale hanno partecipato Domenico Mantoan, Direttore Generale Area Sanità e Sociale della Regione Veneto, Thomas Schael, esperto Siveas in affiancamento alla Regione Piemonte, Federico Spandonaro, Presidente di Crea Sanità dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Giuseppe Zuccatelli, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (Inrca) di Ancona. In questo dossier una sintesi dei loro interventi e una domanda a Gianfranco Finzi e Ugo Luigi Aparo, rispettivamente Presidente Nazionale e Segretario Scientifico ANMDO.
Il dossier completo [PDF: 153 Kb]
Gli interventi
Cambio di governance per obiettivi di efficienza e qualità (dall’intervento di Domenico Mantoan) e L’ANMDO in Europa: nuove nomine e ruoli (Una domanda a Gianfranco Finzi): gli interventi [PDF: 74 Kb]
Riallocare le risorse sui nuovi bisogni della popolazione (dall’intervento di Thomas Schael) e Le proposte dell’ANMDO per rinnovare il nostro sistema sanitario (una domanda a Ugo Luigi Aparo): gli interventi [PDF: 60 Kb]
Attuare una politica dell’innovazione per non fermare il Paese [PDF: 124 Kb] (dall’intervento di Federico Spandonaro)
Una visione di sistema per investire nell’innovazione [PDF: 117 Kb] (dall’intervento di Giuseppe Zuccatelli)
Da CARE 6 2014
Domenico Mantoan, Direttore Generale Area Sanità e Sociale, Regione Veneto
Gianfranco Finzi, Presidente Nazionale ANMDO
Thomas Schael, Esperto SIVEAS in affiancamento alla Regione Piemonte
Luigi Aparo, Segretario Scientifico ANMDO
Federico Spandonaro, Presidente di Crea Sanità, Università degli Studi di Roma Tor Vergata
Giuseppe Zuccatelli, Direttore generale dell’Istituto Nazionale di Ricovero e Cura per Anziani (INRCA), Ancona