Le ultime raccomandazioni internazionali hanno attribuito un’importanza sempre maggiore per la definizione di infarto miocardico acuto al riscontro di un aumento della troponina sierica al di sopra del 99o percentile rispetto alla popolazione normale di riferimento, con andamento temporale a curva (iniziale rialzo e poi riduzione). Per l’importanza sempre più rilevante di questo marcatore biochimico di necrosi miocardica studi recenti hanno portato all’individuazione di diversi tipi di troponina (inizialmente T e I) ed ancor più recentemente alla validazione in ambito diagnostico della troponina ultrasensibile (HS), che ha rappresentato un deciso avanzamento nell’ambito di una maggiore sensibilità per la diagnosi di infarto miocardico (a scapito di una minore specificità, percentuale più elevata di falsi positivi) e soprattutto di una più precoce elevazione in caso di necrosi miocardica.
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Da Care 2 2014
Fonte: Raskovalova T, Twerenbold R, Collinson PO et al. Eur Heart J Acute Cardiovasc Care 2014, 3: 18-27