“Research results should be easily accessible to people who need to make decisions about their own health”
Alessandro Liberati
La conoscenza dei benefici e rischi di un farmaco si basa sui dati degli studi clinici riportati negli articoli scientifici. Nonostante la pletora di riviste specializzate e l’alto numero di articoli pubblicati ogni giorno, la letteratura medica costituisce soltanto un campione non rappresentativo della ricerca scientifica realmente effettuata. Tale campione, inoltre, è potenzialmente esposto a bias, come il reporting e il publication bias, che minano affidabilità e veridicità delle informazioni contenute nello studio. Ci troviamo, quindi, di fronte al rischio reale di leggere più spesso articoli che riportano solo alcune informazioni abilmente selezionate di uno studio, ovvero articoli con risultati statisticamente significativi a vantaggio del farmaco in oggetto. Articoli in cui si dimostra l’inefficacia di un trattamento sono di fatto raramente riscontrabili in letteratura, afflitta da sempre dalla “sindrome dello studio positivo”, che tende a dare maggiore spazio e visibilità a quegli studi che riportano esclusivamente i risultati positivi…
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Da Care 1, 2014
Eliana Ferroni, Dipartimento di Epidemiologia Servizio Sanitario Regionale del Lazio