In Italia le epatiti virali costituiscono una vera e propria emergenza sanitaria: il nostro Paese è, in Europa occidentale, quello con il più alto tasso di epatite C e di tumore del fegato correlato. Attualmente per il trattamento dell’epatite C sono disponibili i nuovi inibitori della proteasi che, in associazione ai farmaci già disponibili, costituiscono la cosiddetta ‘triplice terapia’, un nuovo trattamento, destinato ai pazienti HCV positivi con genotipo 1, che aumenta la possibilità di successo terapeutico sino all’80%.
L’accesso a queste nuove terapie ha incontrato e incontra tutt’oggi una serie di ostacoli di diversa natura (burocratici, amministrativi, organizzativi e non ultimi economici), che ne hanno ritardato e/o reso disomogeneo l’impiego e l’appropriatezza d’uso nelle diverse realtà regionali.
Questo dossier scatta una fotografia dello stato dell’arte in termini di accesso alle nuove terapie per il trattamento dell’epatite C attraverso:
- una sintesi della recente indagine civica sul tema realizzata dal Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC)-Cittadinanzattiva e EpaC onlus.
- Il commento di Ivan Gardini, Presidente Nazionale Epac Onlus.
- La descrizione, attraverso la voce degli specialisti, dei differenziati modelli assistenziali e percorsi diagnostico-terapeutici ad oggi impiegati in sei Regioni (Campania, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto).
Il dossier integrale [PDF: 203 Kb]
- Pochi i pazienti trattati, poco il personale dedicato e difformità regionali nell’organizzazione dei servizi per il trattamento dell’epatite C [PDF: 54 Kb]
- Una fotografia sull’accesso alle terapie per l’epatite C in Italia [PDF: 44 Kb] A colloquio con Ivan Gardini
Epatite C: modelli assistenziali e PDTA
- Campania. Il ruolo del counseling nel rapporto con il paziente affetto da epatite [PDF: 61 Kb]
A colloquio con Gian Battista Gaeta
- Lazio. Personalizzare la scelta caso per caso [PDF: 57 Kb]
A colloquio con Mario Angelico - Lombardia. Agevolare il percorso del paziente integrando l’attività del medico con quella dell’infermiere [PDF: 60 Kb]
A colloquio con Stefano Fagiuoli - Sicilia. Epatite C: l’importanza di essere curati in un centro ad alta specializzazione [PDF: 113 Kb]
A colloquio con Antonio Craxì - Toscana. Una rete adeguata a garantire l’accesso alle nuove terapie [PDF: 119 Kb]
A colloquio con Maurizia Rossana Brunetto - Veneto. La rete è la struttura ideale per migliorare e uniformare il trattamento dell’epatite C [PDF: 61 Kb]
A colloquio con Alfredo Alberti
Da Care 1 2014
Ivan Gardini, Presidente EPAC Onlus
Gian Battista Gaeta, Professore Ordinario di Clinica delle Malattie Infettive, Seconda Università di Napoli
Mario Angelico, Professore Ordinario di Gastroenterologia, Direttore dell’Unità di Epatologia del Policlinico Tor Vergata, Roma
Stefano Fagiuoli, Direttore, USC Gastroenterologia Epatologia e Trapiantologia, Dipartimento di Medicina Specialistica e dei Trapianti, Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII, Bergamo
Antonio Craxì, Professore Ordinario di Gastroenterologia, Direttore del Dipartimento Biomedico di Medicina Interna e Specialistica, Università di Palermo
Maurizia Rossana Brunetto, Direttore UO Epatologia, Centro di Riferimento Regionale per la diagnosi e il trattamento delle epatopatie croniche e del tumore del fegato, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana
Alfredo Alberti, Professore Ordinario di Gastroenterologia, Dipartimento di Medicina, Molecolare, Università degli Studi di Padova