‘Permesso di cura’ ovvero quando potersi curare diventa un lusso

permesso-curaAvere una o più patologie croniche o rare, o accudire una persona malata, è diventato oggi un ‘lusso’ che non ci si può più permettere, perché i costi diretti ed indiretti della malattia risultano insostenibili per un numero crescente di pazienti e di famiglie. E l’estremo risultato è non solo non curarsi nella maniera adeguata, ma addirittura ‘nascondere’ la propria patologia in alcuni contesti, fra cui quello lavorativo. Sul piano sociosanitario, emerge un’assistenza, soprattutto a livello di accesso ai farmaci, a macchia di leopardo, con Regioni più avanti e altre che stentano ad assicurare anche i LEA, mentre i tagli incidono maggiormente sull’assistenza domiciliare e sulla riabilitazione. A descrivere questa situazione è il XII Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità intitolato Permesso di cura, presentato il 13 dicembre 2013 a Roma dal Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva.

L’articolo [PDF: 183 Kb]

Da CARE 6, 2013

Tonino Aceti, Responsabile nazionale del Tribunale per i diritti del malato e CnAMC Cittadinanzattiva

Maria Teresa Bressi, Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati
Cronici (CnAMC) Cittadinanzattiva

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