I pazienti con fibrillazione atriale (FA) presentano un aumentato rischio di stroke. Gli antagonisti della vitamina K sono i farmaci capaci di indurre una riduzione, anche di 2/3, del rischio di stroke.
Accanto al vantaggio dell’efficacia e della somministrazione per via orale, questi farmaci presentano però l’inconveniente sia di una stretta finestra terapeutica sia sono responsabili di molteplici interazioni farmacologiche ed alimentari e di insorgenza di gravi casi di emorragia.
Nel corso degli anni è stata quindi posta una grande attenzione alla ricerca di nuovi anticoagulanti orali alternativi al warfarin e recentemente sono state introdotte in commercio 3 nuove molecole: dabigatran etexilato (inibitore diretto della trombina), rivaroxaban e apixaban (inibitori del fattore Xa), delle quali importanti studi sperimentali di fase III (ARISTOTELE, ROCKET-AF E RE-LY) hanno dimostrato la non inferiorità, in termini di efficacia, sia nei casi di stroke sia sui casi di embolia sistemica.
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Da CARE 5, 2013