Mentre scriviamo, negli Stati Uniti è in corso l’ottavo giorno di shutdown, la chiusura di tutte le attività federali non fondamentali al funzionamento del Paese in seguito al mancato accordo sul bilancio 2014 entro il 30 settembre 2013, provocato da una minoranza repubblicana al rifiuto del Presidente Obama di rinviare di un anno l’entrata in vigore della riforma sanitaria nota con il nome di ‘Obamacare’.
Questo dossier ripercorre nell’articolo di Simona Paone, frutto di un colloquio con il giornalista Patrizio Cairoli, le tappe più importanti del difficile cammino della riforma del sistema sanitario statunitense, sicuramente uno dei più contraddittori del mondo ma finora coerente rispetto all’impostazione americana di lasciare al mercato anche la gestione della tutela della salute.
- La riforma sanitaria americana [PDF: 242Kb], a cura di Simona Paone
Gli articoli usciti sul Wall Street Journal e sul New York Times tra aprile e maggio 2013, commentati da Eliana Ferroni, testimoniano il grande dibattito in corso negli Stati Uniti, mettendo in evidenza punti di vista diversi sugli aspetti positivi e negativi di quella che resta comunque una grande riforma.
- La riforma sanitaria americana: non c’è rosa senza spine [PDF: 271 Kb], a cura di Eliana Ferroni
Fonte: Kessler D. The coming ObamaCare shock. Wall Street Journal, 30.04.2013 - La riforma del sistema sanitario americano, ovvero l’Obamacare [PDF: 218 Kb], a cura di Eliana Ferroni
Fonte: Krugman P. The Obamacare shock The New York Times, 26.05.2013
Il dossier integrale [PDF: 459 Kb]
da CARE 4, 2013
Simona Paone, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – Agenas
Eliana Ferroni, Cochrane Collaboration